Accordo scientifico fra due gruppi di ricerca italiani e un’azienda americana per mettere a punto il primo chip che permetterà di prevedere se una persona è predisposta a malattie cardiovascolari e infarto.


Lo ha detto oggi a Roma, a margine del convegno su ricerca ed etica organizzato dall’Associazione Athena, il genetista Giuseppe Novelli, dell’università di Roma Tor Vergata e recentemente docente presso l’università americana dell’Arkansas.

Il progetto del chip per la diagnosi dell’infarto è diretto da Harry Erlich, del dipartimento di Genetica umana della Roche Molecular Systems. Novelli, il cui gruppo ha
identificato recentemente uno dei geni coinvolti nell’infarto, prenderà parte allo sviluppo scientifico del test insieme al gruppo dell’università di Verona diretto da Pierfranco Pignatti.