I gestori chiuderanno gli impianti dalle 19 del 5
novembre per riaprirli alle 07.00 del 7 novembre, su tutta la
rete stradale mentre in autostrada i rifornimenti saranno
difficili dalle 6 del mattino del 6 novembre alla stessa ora del
giorno successivo.

La protesta – si legge in una nota dei
sindacati – e’ contro alcuni provvedimenti fiscali del Governo e
contro la societa’ Autostrade.

Lo sciopero e’ stato indetto dalle
organizzazioni dei gestori degli impianti stradali ed
autostradali di distribuzione dei carburanti Faib/Aisa
Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio, per
sottolineare ”lo stato di grave disagio della categoria che
rivendica, nei confronti del Governo, la conferma dei
provvedimenti fiscali gia’ adottati nel 1998 e nel 2000”.
”Il mantenimento di questi provvedimenti, che non
rappresentano una diminuzione del gettito fiscale per l’erario,
– si legge in una nota – e’ essenziale per la sopravvivenza dei
gestori e per il ruolo che essi svolgono”.
Ma lo stop del 6 novembre potrebbe essere anche solo un
primo passo: ”in assenza di risposte credibili e di fatti
concreti, la protesta verra’ riproposta ed inasprita nelle
settimane a venire”.