Mentre un escavatore asportava ghiaia da una cava oltre i quantitativi autorizzati, una ruspa riempiva immediatamente di terra la voragine, nella speranza di eludere i controlli. Ma durante un sopralluogo i tecnici dell’ufficio Controlli cave della Provincia di Modena hanno scoperto la violazione, bloccando immediatamente i lavori.


E’ accaduto nei giorni scorsi a Castelfranco Emilia nel polo estrattivo in località La California dal quale estrae, con regolare autorizzazione, sabbia e ghiaia destinate soprattutto ai lavori dell’Alta velocità ferroviaria nel tratto modenese.

L’attività è tuttora bloccata in attesa di ulteriori rilievi tecnici, sempre da parte della Provincia, che saranno inviati al Comune, competente per le sanzioni amministrative.

Dal sopralluogo, al quale hanno partecipato anche i vigili urbani di Castelfranco Emilia, è emerso che gli operatori erano arrivati a scavare a una profondità di 16 metri, quando il limite consentito è di 10 metri. Dalle prime stime tecniche la ghiaia asportata senza autorizzazione risulta pari a circa 3.800 tonnellate per un valore commerciale di quasi 36 mila euro, cifra in base alla quale sarà stabilita la sanzione amministrativa, come prevede la legge regionale.

Oltre al danno ambientale l’operazione ha provocato anche una oggettiva situazione di pericolo per gli addetti alle lavorazioni, in quanto i profili della cava sono risultati estremamente ripidi.
Durante il sopralluogo sono state rilevate anche altre irregolarità come la chiusura con catena e lucchetto degli ingressi alla cava durante i lavori, pratica questa non consentita, il pericoloso accumulo di ingenti quantitativi di ghiaia ai bordi della cava, mentre diversi profili con i quali vengono modellati i versanti durate gli scavi sono risultati non regolari.