Nel primo semestre del 2003 la spesa farmaceutica lorda ha registrato una riduzione del 5,1% e quella
netta del 9,3% rispetto allo stesso periodo del 2002. Lo rileva l’Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei Medicinali del Ministero della Salute nel ”Rapporto nazionale I semestre 2003.
L’uso dei farmaci in Italia”, consultabile integralmente sul portale del Ministero.

Questi dati mostrano che entrambe le strategie scelte dalle Regioni (ticket e distribuzione diretta) hanno contribuito alla diminuzione della spesa netta pro capite. Tuttavia il Rapporto evidenzia che, ad oggi, l’obiettivo nazionale di contenere la spesa farmaceutica netta entro il 13% della spesa complessiva del Servizio Sanitario Nazionale, viene pienamente raggiunto solo da alcune Regioni (Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto).
In particolare il consumo dei farmaci generici anche nel primo semestre di quest’anno è diminuito sia in termini di quantità prescritte (-3,5%) che di spesa (19%) e la loro prescrizione rappresenta circa un quinto delle DDD (dosi giornaliere definite) prescritte.

Mentre si conferma la tendenza da parte dei medici a
prescrivere farmaci più costosi (effetto mix +2,9%).
La categoria terapeutica a spesa più cara è rappresentata dai farmaci cardiovascolari. Per la prima volta le statine diventano la prima categoria per spesa (18% del totale cardiovascolare),
seguite da ACE inibitori e calcio-antagonisti diidropiridinici.

La spesa per ACE inibitori da soli o in associazione e per sartani da soli o in associazione è pari al 43% del totale. Fra i farmaci che hanno registrato il maggior incremento sono
ci sono ancora le statine (+29,5%) seguite dai sartani (+17,6%) e i sartani in associazione al diuretico (+29,8%), mentre la prescrizione di alfa-bloccanti e di calcio-antagonisti riprende
a crescere (+7,8% e +1,3% rispettivamente).

In conclusione, osserva il ministero, l’analisi del Rapporto mostra come nel corso di quest’anno si stia realizzando un
controllo della spesa farmaceutica principalmente grazie ai provvedimenti di tipo amministrativo nazionali (introduzione del nuovo Prontuario Farmaceutico Nazionale, riduzione del prezzo
dei farmaci e riclassificazione in classe C) e regionali (introduzione dei ticket, potenziamento della distribuzione diretta, limitazione del numero di confezioni per ricetta).