Da questa settimana sarà nella fase di crescita l’ondata influenzale di quest’anno. Lo ha detto
il microbiologo dell’università di Genova Pietro Crovari secondo il quale già nella settimana passata nella fascia di età 0-4 anni i 600 medici sentinella italiani hanno registrato segnali di aumento dei contagi che preludono ad una più ampia diffusione.


Secondo l’esperto anche se in Europa sono stati segnalati isolamenti di virus influenzali di ceppi leggermente mutati (Fujian) rispetto a quello contenuto nel vaccino, non c’è da preoccuparsi sull’efficacia di questo. Il vaccino ha il suo
massimo effetto, ha spiegato, quando c’è una coincidenza precisa dei ceppi del virus; se questi variano di poco la percentuale dell’effetto protettivo diminuisce.

”Tuttavia il vaccino mantiene sempre la sua efficacia – ha detto Crovari – perchè c’è una parte comune alle varianti che
provoca comunque un effetto protettivo”. Per quanto riguarda i bambini che saranno tra i gruppi
maggiormente colpiti, Crovari ha ricordato che la vaccinazione non è necessaria; mentre è raccomandata se vi siano particolari indicazioni di rischio come l’asma, malattie congenite, nefropatie.