Aerei, treni, bus e metro: per i
trasporti pubblici sono attese altre giornate di passione prima
che scatti la tregua natalizia, il periodo di franchigia che
vieta gli scioperi nel settore dal 18 a dopo la Befana.

I caos nei trasporti comincia domani, quando incroceranno le
braccia i controllori del centro di controllo d’area di Milano,
che supervisiona tutti i voli che sorvolano il Nord Italia. Lo
sciopero di 4 ore, dalle 12 alle 16, è stato indetto da una
sola delle 13 organizzazioni sindacali dei controllori di volo,
ma sarà sufficiente a sconvolgere il normale traffico aereo.


Solo Alitalia dovrà cancellare 92 voli: 42 nazionali e 50
internazionali, e modificare l’orario di altri 26 voli voli
nazionali e 35 internazionali. Lo sciopero degli uomini radar
della Licta lascerà alla fine 11 mila passeggeri a terra. La
protesta dei controllori è stata stigmatizzata dall’Enav, la
società controparte, che giudica la protesta “assolutamente
non motivata”. Al centro della protesta dei controllori
milanesi c’é una vertenza trasferimenti: circa 130 domande, su
240 controllori, di spostamento verso le sedi del Centro e del
Sud. Ma “su questa tematica, motivo dell’agitazione, il nuovo
vertice dell’Enav ha già dato concrete risposte effettuando una
serie di interventi”, protesta l’azienda, che ricorda anche di
aver “tentato in tutte le sedi una mediazione con la Licta
ottenendo, dallo stesso sindacato, in sede ministeriale, la
disponibilità a differire lo sciopero. Disponibilità –
conclude – che è stata in un secondo tempo inaspettatamente
disattesa”.

Dopo lo sciopero dei controllori sarà invece la volta dei
ferrovieri, che avviano 24 ore di sciopero da giovedì sera.
Anche in questo caso, ad indire la protesta è un solo
sindacato: l’Orsa. L’organizzazione del sindacalismo di base dei
ferrovieri ha indetto uno sciopero nazionale di tutto il
personale addetto alla circolazione dei treni dalle 21 dell’11
dicembre alla stessa ora del 12 dicembre.
In attesa di una schiarita sul fronte del nuovo contratto
degli autoferrotranvieri, è intanto proclamato un nuovo
sciopero, di 24 ore, del trasporto pubblico locale. L’intera
giornata di blocco di tram, bus e metro è stata indetta per il
15 dicembre, sempre che le parti non trovino prima un accordo.

Una nuova tornata di incontri dovrebbe infatti avviarsi
mercoledì, data per la quale si sono aggiornati sindacati e
Asstra per un affondo della trattativa per il rinnovo
contrattuale. Sempre nell’ambito della vertenza trasporto
pubblico, i sindacati confederali dei trasporti e le altre sigle
(Faisa Cisal, Rdb Cub, Sult) hanno proclamato uno sciopero a
Bologna per domenica 14 dicembre che, per il personale
viaggiante Atc, si svolgerà dalle 8.30 alle 16.30 e dalle 19.30
a fine servizio. Lo sciopero cadrà in una giornata che prevede
due eventi di grande richiamo a Bologna: la partita di calcio
con l’ Inter e la conclusione del Motorshow.
I trasporti pubblici saranno paralizzati venerdì prossimo
anche a Bruxelles per uno sciopero proclamato dai
sindacati locali che coinciderà con la prima giornata del
Consiglio europeo che concluderà il semestre di presidenza
italiana.

Dopo il trasporto pubblico locale sarà infine di nuovo il
turno degli aerei: i dipendenti Alitalia hanno infatti
proclamato uno uno sciopero di ben 24 ore di tutto il personale
dipendente della compagnia per il 17 dicembre. I dipendenti
protestano contro il piano industriale varato dalla compagnia e
chiedono che la trattativa che lo riguarda venga portata a
Palazzo Chigi, dove è aperto un tavolo sulla crisi del
trasporto aereo. Lo sciopero potrebbe quindi essere disdetto se
dovesse arrivare una convocazione del governo prima di Natale.

Finito questo sciopero, comunque, per tutto il periodo delle
festività di fine anno non ci saranno più fermi nel settore
dei trasporti. Secondo il calendario delle franchigie previste
per le prossime feste, infatti, l’ esercizio del diritto di
sciopero è escluso tra il 18 dicembre e il 7 gennaio per il
trasporto aereo e ferroviario. Per il trasporto pubblico locale,
il divieto è anticipato di un giorno, al 17 dicembre, per
finire sempre dopo la Befana. Terminato il periodo di tregua, le
proteste riprendono però immediatamente: già l’ 8 gennaio,
infatti, torneranno ad incrociare le braccia i controllori dell’
Enav.