L’1 per cento degli abituali passeggeri di aerei a lunga percorrenza corre il rischio trombosi. E’ quanto sostiene uno studio neozelandese pubblicato sul settimanale britannico The Lancet.

Su 878 passeggeri tra i 18 e i 70 anni che hanno effettuato mediamente 39 ore di volo in sei settimane, con un minimo di 10 ore, nove hanno sofferto o di una trombosi venosa profonda
dovuta alla formazione di un grumo di sangue o di una embolia polmonare.

Visto che i passeggeri colpiti non sedevano tutti nella
classe economica, ma anche in quella business, lo studio suggerisce di abbandonare la dicitura ‘sindrome da classe economica’ per sostituirla con ‘trombosi dei viaggiatori in
aereo’.