La vittima si chiamava Stefano
Malagoli, 31 anni, di Modena; il presunto omicida è Christian
Orlandi, 26 anni, anch’egli di Modena. Entrambi
stavano ritornando a casa dopo una nottata trascorsa in
discoteca a Castagnaro (Verona) assieme a due ragazze e ad un
loro amico.

Orlandi è accusato di omicidio
volontario aggravato dai futili motivi e porto abusivo d’arma.
Il giovane, noto alla forze dell’ordine, ha precedenti per porto
abusi d’arma, lesioni personali, reati contro il patrimonio e di
sostanze stupefacenti. Il pm scaligero, Maria Cristina Motta,
che coordina le indagini, ha già disposto per dopodomani
l’autopsia che verrà eseguita all’ospedale Borgoroma di Verona
dove si trova il cadavere.

Stefano Malagoli, incensurato,
lavorava come giardiniere in un vivaio ed abitava a Modena in
via Barchetta, una strada alla periferia della città, insieme
al padre anziano ed una sorella.

Christian Orlandi invece aveva dei precedenti ed era stato
più volte oggetto di attenzione da parte dei carabinieri di
Modena. Abitava in Viale Gramsci con una sorella e la nipote.
Faceva lavori saltuari, a volte impiegato come magazziniere.

Sul luogo dell’omicidio di Stefano
Malagoli, i carabinieri hanno trovato abbandonato un cavatappi,
del tipo da sommelier. Pare però poco probabile che possa
essere questa l’arma del delitto, dato che ad un primo esame del
medico legale la morte del giovane sarebbe stata causata da
ferite inferte con un arma da taglio, forse un coltello, che
però finora non è stato trovato. Il cavatappi, inoltre, non
presentava tracce ematiche, anche perché era immerso in una
pozza d’acqua. Al momento dell’aggressione sulla zona stava
infatti piovigginando.