Gli infortuni sul lavoro sono sostanzialmente stabili in Emilia-Romagna. I dati sul fenomeno sono stati illustrati dal direttore regionale dell’Inail Pietro Paone in un incontro alla facoltà di giurisprudenza di Bologna cui ha partecipato anche l’assessore regionale al lavoro Mariangela Bastico.

In Emilia-Romagna nel 2002 ci sono stati 139.303 infortuni sul lavoro. Un dato che conferma il trend degli ultimi anni (139.939 nel 2001 e 140.741 nel 2000), con una diminuzione nel settore agricoltura (da 11.782 nel 2001 a 10.631 nel 2002). Il numero degli infortuni mortali è ancora alto: 151 nel 2002, con una rilevante percentuale di infortuni da circolazione stradale, pari al 54% del totale.
Se si analizzano ad oggi, nel 2003, gli infortuni mortali sono diminuiti rispetto all’anno precedente, ma si conferma la preponderante rilevanza di quelli da circolazione stradale.

Luigi Montuschi, ordinario di diritto del lavoro dell’Università di Bologna, ha sottolineato come sia necessario concentrare l’attenzione sul lavoro ‘flessibile’ (una cospicua fetta del mercato del lavoro regionale) se si vogliono individuare misure mirate di prevenzione.

L’assessore Bastico ha evidenziato l’importanza di poter utilizzare dati sempre più analitici sugli infortuni quale strumento per prevenire il fenomeno, che non registra sostanziale miglioramento.