Un contratto tipo per i Cococo negli enti pubblici modenesi, ma anche polizze assicurative in caso di malattia, la certificazione del servizio svolto, previdenza integrativa e diritti sindacali per una maggiore tutela dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa negli enti locali.

Sono i contenuti principali del protocollo d’intesa territoriale che, promosso dalla Provincia di Modena, è stato firmato nei giorni scorsi tra gli enti locali modenesi e le organizzazioni sindacali, sia quelle della funzione pubbliche sia quelle dei lavoratori atipici.

“Non vuole essere un regalo di Natale per i circa 600 Cococo (sui 30 mila attivi a Modena) impegnati nei 47 Comuni e in Provincia, ma un significativo e concreto riconoscimento del loro ruolo” commenta Morena Diazzi, assessore provinciale alle Risorse umane sottolineando come il protocollo abbia ottenuto il via libera dalla Conferenza delle autonomie locali e quindi potrà essere sottoscritto da tutti i Comuni.

Il contratto tipo per i collaboratori dovrà essere definito entro febbraio e dovrà prevedere, tra l’altro, il profilo professionale e l’individuazione delle prestazioni richieste, durata e modalità di coordinamento con il committente, entità dei compensi e dei rimborsi, ma anche modalità di sospensione delle prestazioni per malattia e infortunio, maternità e congedi parentali; modalità di rinnovo, di cessazione e recesso (compreso il preavviso) del contratto di collaborazione; forme assicurative previste e forme di godimento dei diritti sindacali.

Gli enti locali modenesi, nonostante i vincoli alle assunzioni delle leggi finanziarie 2003 e 2004, si impegnano nel protocollo a contenere l’utilizzo delle collaborazioni e a definire percorsi per la stabilizzazione dei lavoratori atipici. Enti locali e sindacati, inoltre, daranno vita a un osservatorio territoriale per realizzare una valutazione congiunta del fenomeno, mentre i Comuni si impegnano a coordinarsi con i Centri per l’impiego per diffondere e offrire visibilità alle disponibilità pervenute.