Balzo in avanti del clima di fiducia nei servizi di mercato a dicembre, che sale a 24 punti dai 13 di
novembre. Cala invece, a novembre e dopo 2 mesi di recupero, la fiducia delle imprese del commercio, che passa dai 100,1 punto di ottobre a 98,7. Gli indicatori sono quelli dell’Isae.
”L’indice grezzo – sostiene l’istituto di Piazza
Indipendenza riferendosi alla fiducia nei servizi di mercato – sale a 24 da 13 di novembre, raggiungendo un nuovo massimo da
quando la rilevazione è stata estesa ai servizi alle famiglie e a parte di quelli finanziari”. Un miglioramento cui hanno concorso ”le aspettative favorevoli sulla domanda e un ritrovato ottimismo sulla tendenza generale dell’economia”.
Sul fronte dei prezzi, secondo l’Isae, ”si allentano le lievi tendenze inflazionistiche emerse a novembre e la fiducia aumenta in tutti i macrosettori: si conferma il trend positivo nei
servizi alle imprese, recuperano i servizi alle famiglie e quelli finanziari”.
Un clima di maggiore fiducia che cresce in tutto il territorio nazionale ad eccezione del nord-est, ”dove
emergono giudizi negativi sugli ordini e pessimismo sulla tendenza generale dell’economia”.
Per ciò che riguarda le imprese del commercio invece, a novembre, l’indice Isae (al netto dei fattori stagionali) cala da 100,1 a 98,7 punti, soprattutto per via del peggioramento dei
giudizi sull’andamento corrente delle vendite e la lievitazione delle scorte.
In lieve recupero risultano invece le attese sul volume futuro delle vendite. ”Indicazioni fortemente negative – sottolinea ancora l’Isae – sono emerse dalle imprese delle distribuzione moderna, il cui clima di fiducia, sempre considerato al netto dei fattori stagionali, è sceso a 104 (da 111,6), sui minimi di luglio 2002”. Ma ”segnali di
preoccupazione” provengono anche dal commercio tradizionale (indicatore da 98,4 di ottobre a 96,9).