Sostegno alle giovani coppie e alle famiglie di nuova costituzione finalizzato alla natalità, al
reddito, alla casa, ai servizi per la prima infanzia e per disabili: è quanto prevede il programma di ricerche e studi che saranno realizzati dall’ Osservatorio nazionale sulla famiglia
che si è insediato questa mattina, al ministero del welfare, alla presenza del ministro Roberto Maroni.


Con l’insediamento ufficiale dell’osservatorio – presieduto
dallo stesso ministro – si e’ aperto in Italia l’Anno
Internazionale della famiglia.
Scopo del nuovo organismo – rileva il ministero – e’
soprattutto l’attivazione di una rete articolata a livello
territoriale che permetta un costante e diffuso scambio di
conoscenze, esperienze e buone pratiche in tema di sostegno alla
famiglia. Dell’osservatorio fanno parte 25 comuni (Bologna e’ il
comune capofila), rappresentanti delle regioni, delle
associazioni familiari, esperti nel campo delle politiche
familiari (fra i quali il sociologo Pierpaolo Donati).
Saranno all’attenzione del neonato osservatorio la
conciliazione dei tempi professionali e tempi di cura, lo
sviluppo delle reti sul territorio, il monitoraggio e la
raccolta di dati su iniziative a livello locale (in particolare,
incentivare la solidarieta’ fra famiglie e fra queste e il terzo
settore).
Fra le misure a sostegno della famiglia, il ministero del
welfare ribadisce che, come gia’ annunciato dal libro bianco sul
welfare, saranno oggetto di verifica le attuali forme di
part-time, di congedo o aspettativa in vista di un miglioramento
della flessibilita’ per il sostegno alla maternita’. Prevista
anche la verifica di incentivazione al ‘ritorno lavorativo’
delle madri, facendo in modo che durante il periodo di
aspettativa possano frequentare corsi di formazione e di
riqualificazione, anche valorizzando il ricorso alle cosiddette
‘banche del tempo’.
In tema di disabilita’, il ministero ricorda che nella
finanziaria 2004 e’ stato ampliato il regime di utilizzo dei
congedi straordinari per genitori e familiari lavoratori di
persone con disabilita’. Fra l’altro, sono stati stanziati 15
milioni di euro del fondo nazionale delle politiche sociali (la
quota raddoppiera’ con i fondi a disposizione dagli enti locali
per il privato sociale) per finanziare la realizzazione delle
strutture dedicate al ‘Dopo di noi’. Sono state presentate 240
domande. I progetti finanziabili sono una quarantina e
consentiranno – precisa il ministero – la realizzazione di oltre
400 posti attrezzati ad accogliere persone con grave disabilita’
prive di assistenza familiare.