La televisione, la radio ed il cellulare sono i media più apprezzati dai giovani, perchè dotati di un modello di comunicazione diretto, fluido, personale
e interattivo. Internet fa eccezione: spacca in due il mondo giovanile, metà lo vive come il più avanzato strumento e metà come un difficile mezzo che compromette la facilità e la fluidità dell’informazione. Mentre tutto ciò che è cartaceo
(libri, quotidiani, periodici) è percepito come pesante, impegnativo, rigido, e non ha un ruolo preminente fra i giovani.


E’ questo lo scenario che emerge dal Terzo Rapporto Censis-Ucsi sull’Informazione che verrà presentato a Cagliari, il 3 febbraio. Il convegno è indetto dall’Ucsi sarda in occasione della celebrazione del patrono dei giornalisti, S. Francesco di Sales.

Secondo la sintesi pubblicata dal Censis ”fra i 14 ed i 30 anni il 90,7% dei giovani è utente abituale della televisione,
il 90,4 del cellulare, il 71,1 della radio, il 48,4 ha letto almeno tre libri nell’ultimo anno, il 44 sfoglia un quotidiano almeno tre volte alla settimana, il 38,7 è utente abituale di internet, il 15,2 sfoglia periodici, e il 14,1 segue anche la tv satellitare”. Se Tv e telefonia digitale spopolano in testa alla classifica – ha sottolineato una nota dell’Ucsi – la
radio, medium ormai quasi secolare tiene il confronto ed addirittura stravince su Internet. Mentre per la carta stampata un ”futuro assai gramo” sembra di potersi intravedere, con significati estremamente importanti:
i giovani sono molto attratti dall’informazione ‘fattuale’, ben poco dall’approfondimento e dalle argomentazioni.

”I media più vicini all’esperienza giovanile sono generalmente quelli elettronici e quelli digitali, ma con qualche importante eccezione – ha affermato il Rapporto
Censis-Ucsi – la televisione è sentita vicina dal 59,3% dei giovani e lontana dal 12,8%; il cellulare è vicino per il 52,3% e lontano per l’11,3%; la radio vicina per una percentuale inferiore il 24,8%, ma lontana soltanto per un esiguo 2,3%, cioè nessun medium viene percepito meno lontano dai giovani e ciò da una indicazione del particolare rapporto fra giovani e radiofonia.

L’eccezione, nell’ambito di media elettronici e digitali, è costituita, invece, da Internet perchè ha contemporaneamente il più basso tasso di vicinanza (23,1%) ed il più alto tasso di lontananza (30%): come dire che, ancora una volta, le
tecnologie connesse alla navigazione in rete spaccano quasi in due la popolazione giovanile, esattamente come spaccavano quasi in due la popolazione in generale. Internet divide, perchè con la stessa forza che attrae una buona fetta di giovani ne respinge un’altra”.

I media cartacei (libri, quotidiani, periodici) sono in fondo alla lista delle preferenze dei giovani. Nell’ordine, più lontani, sono percepiti i periodici (solo il 3,6% li sente vicini, e ben il 25,6% li sente lontani); poi i quotidiani (l’11,8% li sente vicini ed il 22,9% li sente lontani); ed infine i libri, sentiti vicini solo dal 12,1% ma per fortuna lontani solo dal 17,8%.