Dal 2 al 23 febbraio presso la sala Truffaut di via degli Adelardi 4 si svolgerà una rassegna di pellicole intitolata ‘La memoria fertile’. L’obiettivo del ciclo, quattro serate programmati il lunedì (ad ingresso libero), è quello di fare conoscere la cinematografia palestinese, anche se per il momento non sono molti i film da essa realizzati e che inoltre quasi non compaiono nei circuiti normali di programmazione.

La rassegna si compone di due parti, la prima documentaristica e la seconda riservata alla fiction, e si concluderà il 23 febbraio prossimo con due ‘atti di solidarietà’, un mediometraggio opera di due registi italiani, Vittorio Giorno e Federico Mariani, e un breve film della regista tedesca Monica Maurer (che sarà presente in sala), entrambi girati in Palestina in tempi recentissimi. La scelta dei film è dettata dall’esigenza di dare un’idea generale di una cinematografia che fa i conti, ormai da oltre cinquant’anni, con una storia molto particolare. E allora mentre i documentari sono legati alla situazione attuale della Palestina, una situazione di guerra, i film veri e propri, pur essendo legati anch’essi ai rapporti conflittuali con Israele, spaziano nel campo della fantasia dando l’immagine di una realtà molto complessa, dalla quale però sempre emerge un grande desiderio di pace e di una normale quotidianità.

Domani, lunedì 2 febbraio alle 20.30 la cerimonia d’inaugurazione della rassegna si terrà alla presenza del professor Wasim Dahmash dell’Università La Sapienza di Roma. In programma alle 21.15 ‘Jenin Jenin’ di Mohammed Bakr e ‘Ticket to Jerusalem’ di Rashid Mashrawi. Il primo è una sorta di film-testimonianza sul massacro avvenuto nella città palestinese nel 2002, nel secondo si descrive la vita quotidiana di coloro che si spostano nei territori occupati portando con sé il ‘cinema mobile’ e i cartoni animati.

Per informazioni, assessorato alla Cultura, 059-206807.