Gli schermi cinematografici in Italia
sono 3.628, raggruppati in 2.298 strutture che complessivamente
offrono 1.205.775 posti a sedere. Questi i risultati essenziali
contenuti nell Anagrafe delle sale cinematografiche realizzata
dall Anec, associazione esercenti cinematografici. Si tratta del
primo censimento completo dell esercizio italiano negli ultimi
20 anni.

Le regioni più dotate di schermi sono il Lazio (426), l’Emilia
Romagna
(425), la Lombardia (401), la Toscana (354), il Piemonte
(345), il Veneto (285), la Campania (252), la Sicilia (230), La
Puglia (188), la Liguria (173) le Marche (148).
Nove sono le
regioni con meno di 100 schermi, il Molise con 13, la Valle
d’Aosta con 16 schermi, la Basilicata con 20, il Trentino Alto
Adige con 40, la Calabria con 42, l’Umbria con 49, la Sardegna
con 63, l’Abruzzo con 78 e il Friuli Venezia Giulia con 80.

Per quanto riguarda la tipologia delle strutture, il 70,9% del
totale sono monosale, e questa, sottolinea l’Anec, rappresenta
una caratteristica tipica del mercato italiano. Il 15,7% sono
multisale (tra i 2 e 7 schermi), il 3,3% multiplex (da 8 schermi
in su). Le arene sono il 10% e ci sono in tutta Italia solo 3
drive-in (0,1%), nel Lazio, in Campania e in Puglia.
I multiplex sono presenti maggiormente in Lombardia (14
complessi), Emilia Romagna (9), Piemonte e Lazio (8 ciascuna),
Campania (7), Toscana e Veneto (6). Non ci sono invece in
Sicilia, Basilicata, Calabria, Molise, Trentino Alto Adige e
Valle d Aosta. Tra i dati più curiosi, la Basilicata è l unica
regione ad avere solo monosale, mentre la Valle d Aosta ha una
sola bisala in attività. Le arene ad attività continuativa
proliferano in Toscana (46 quelle censite), Sicilia (34), Emilia
Romagna (30), Liguria (26), Puglia (20).