L’Unione Industriali di Modena “si
riserva, subito dopo le elezioni, di riprendere in maniera
ufficiale un confronto diretto con il governo locale per
sollecitare la messa a punto dell’agenda delle scelte più
rilevanti per il futuro del territorio. E lavorare coerentemente
affinché dalle dichiarazioni di intenti si possa passare, in
tempi ragionevoli, alle realizzazioni concrete”. Si conclude
così un documento approvato dalla Giunta degli imprenditori
modenesi sulle elezioni amministrative di giugno, reso noto dal
presidente Vittorio Fini.

“La mappa delle candidature – si legge – si va facendo più
precisa, anche se non è del tutto definitiva, e gli
schieramenti si preparano a entrare nel vivo della competizione
elettorale. Come tutti sanno, l’Unione Industriali ha sempre
praticato in tutte le sedi, istituzionali e pubbliche, un
confronto aperto e diretto con gli esponenti della politica
locale. Perché nessuna impresa può operare prescindendo dal
contesto in cui è collocata. Ma soprattutto perché è
largamente condivisa fra gli imprenditori la consapevolezza che
il sistema industriale modenese, con il suo patrimonio di
piccole e medie imprese costantemente impegnate a mantenere
elevati standard di innovazione di processo e di prodotto,
costituisce un elemento di forza determinante per lo sviluppo e
la ricchezza di tutto il territorio”.


“Da tempo – prosegue il documento – l’Unione Industriali ha
messo a fuoco le priorità su cui lavorare per mantenere
competitivo il nostro sistema economico e ridare impulso allo
sviluppo. Prima fra tutte la grande necessità dell’
ammodernamento del sistema infrastrutturale di tutta la nostra
area. E a questo proposito ritiene di avere svolto un ruolo
determinante di traino per arrivare a decisioni importanti. E
poi il rapporto pubblico-privato e la sollecitazione continua a
una maggiore apertura alle privatizzazioni; la necessità di una
burocrazia più snella e più ‘amica’; una collaborazione più
strutturata con l’Università sul fronte della ricerca, dell’
innovazione e della formazione; il rilancio del centro storico
con progetti efficaci di marketing territoriale e di
valorizzazione del patrimonio culturale; la vivibilità e la
sicurezza sociale”.


“Ma non è il caso di dilungarsi oltre – affermano gli
industriali modenesi – su temi strategici che sono stati
proposti e riproposti in più contesti e occasioni. Gli
industriali modenesi ritengono che i candidati che si apprestano
ad affrontare la tornata delle amministrative, a qualunque
schieramento essi appartengano, conoscano fin troppo bene le
criticità di Modena e della sua provincia. E si rendano conto
che i margini di crescita della nostra economia si stanno
facendo sempre più stretti. Sia per il perdurare della
stagnazione su scala nazionale ed europea, sia, a livello
locale, per i ritardi accumulati nel corso degli anni che hanno
fatto perdere appeal al nostro territorio”.