“Non ci saranno problemi di
siccità in Emilia-Romagna perché, anche se non piovesse più
da adesso in avanti, le piogge e le nevicate di questi primi
mesi del 2004 hanno riportato fiumi e laghi ai loro livelli
naturali”. Lo ha detto il presidente dell’Unione regionale
delle Bonifiche dell’Emilia-Romagna, Emilio Bertolini,
presentando la ‘Settimana della bonifica’, che si svolgerà dal
15 al 23 maggio e che si articolerà su tutto il territorio
regionale con visite a 31 impianti di bonifica, nove mostre,
otto percorsi ecologici, sette convegni.

Il motivo conduttore della settimana – è stato detto in una
conferenza stampa – sarà tutta la problematica dell’acqua,
della sua gestione, del suo risparmio. “L’ abbondanza di quest’
anno – ha ricordato Bertolini – non ci deve far dimenticare l’
emergenza dello scorso, e il sistema delle bonifiche, che
gestisce più del 60% delle acque dell’Emilia-Romagna, è
impegnato a mantenere alta l’attenzione della Cabina di regia
che fu costituita lo scorso anno a Parma con la partecipazione
dell’Autorità di Bacino del Po, le Regioni, i consorzi di
bonifica, i gestori dell’energia elettrica e i gestori dei laghi
subalpini. L’obiettivo è creare un modello operativo per cui la
Cabina di regia possa prevedere e intervenire efficacemente
nelle situazioni critiche, sia per carenza di acqua, sia per
troppa acqua, come avvenne due anni fa”.


Banco di prova in Emilia-Romagna, secondo l’Unione regionale
delle bonifiche, è il Piano di Tutela delle Acque, che la
Regione deve adottare entro la fine dell’anno. “Sono
condivisibili gli obiettivi del piano per salvaguardare la
qualità dell’acqua e razionalizzarne gli usi – ha detto
Bertolini – anche se il fabbisogno idrico regionale viene
sottostimato. Inoltre, se gli interventi per il risparmio e il
riutilizzo di acqua non saranno accompagnati da adeguati
finanziamenti, c’é il rischio che rimangano solo vincoli e
divieti e che l’agricoltura non abbia a disposizione acqua per
irrigare”.