Il centro sinistra di Modena ha festeggiato già da ieri sera in piazza Grande una vittoria piuttosto rilevante. Emilio Sabattini (*) della Margherita eletto presidente della Provincia al primo turno con un consenso intorno al 65% e Giorgio Pighi (**), docente universitario, avvocato e già capogruppo dei Ds, sindaco di Modena con una percentuale superiore al 63%.

A Carpi notevole vittoria per Enrico Campedelli (Ds) e a Sassuolo per Graziano Pattuzzi (Margherita), presidente uscente della Provincia. A Maranello, patria della Ferrari, diventa sindaco una donna, l’architetto Lucia Bursi del centro sinistra; a Fiorano Modenese primo cittadino è Claudio Pistoni, pure del centro sinistra, eletto con una maggioranza schiacciante, 82,3%. Passano al centro sinistra anche tre Comuni dell’Appennino: Riolunato, Pievepelago e Prignano.

“Due modenesi su tre hanno votato per il centro sinistra – commenta Sabattini, al termine di una campagna elettorale in camper -.
E’ un risultato impegnativo anche per il futuro, per il rispetto degli impegni programmatici. Fra i temi che mi stanno più a cuore, la ricerca e l’innovazione: anche per pensare sempre più a Modena come una provincia d’Europa”.
Per Pighi, “il risultato premia l’intera coalizione. Abbiamo presentato una proposta chiara fin dall’inizio della campagna elettorale, confrontandoci con tutte le categorie e tutti i modenesi”.

Fra gli impegni già sul tavolo del nuovo siondaco, le opere di viabilità sono al primo posto: in più, la conclusione di lavori per l’edilizia giudiziaria.


(*)Emilio Sabattini è nato a Vignola, dove abita, il 14 maggio 1952 da una famiglia di coltivatori diretti. Sposato e con una figlia, ha il diploma di liceo classico. Alla fine degli anni ’70 e’ entrato alla Cisl dove, per un biennio, ha lavorato nella zona del vignolese. Direttore del centro di formazione professionale ‘Citta’ dei ragazzì di Modena, dal ’99 presiede Aeca Emilia-Romagna, struttura che associa 24 Centri di formazione professionale promossi da enti di ispirazione cristiana. Tra gli anni ’80 e ’90 e’ stato segretario provinciale della Dc. Nel 1994, quando la Dc si divise, si schierò con il Ppi, guidato da Mino Martinazzoli, dal ’94 al ’96 è stato segretario regionale del Ppi. In quel periodo è stato tra i protagonisti della nascita del centro-sinistra in Emilia Romagna, diventando stretto collaboratore del professor Nino Andreatta. Entrato nel Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna nel 1990, fu rieletto nel 1995: da quell’anno ha ricoperto l’incarico di vicepresidente della Giunta regionale (presidenti Pierluigi Bersani, Antonio La Forgia e Vasco Errani) e di assessore al Bilancio e Relazioni internazionali.


(**) Giorgio Pighi nato il 4 aprile 1949, sposato, due figlie,
Pighi ha fatto il liceo classico al Muratori mentre frequentava il
“volontariato cattolico”. Poi la laurea in Giurisprudenza. Ha
insegnato Politica criminale e Diritto penitenziario, poi Costituzionale
all’ Accademia militare; specializzato in Diritto penale d’ impresa,
insegna diritto penale all’ Università di Modena- Reggio, praticando
insieme l’ attività di avvocato penalista.

L’ impegno politico arrivò
negli anni Novanta: “nasceva il Pds ed ho deciso di aderirvi con
convinzione” e “abbiamo contribuito a far nascere l’
Ulivo”; oggi è “pienamente, profondamente ulivista”, per
un “Ulivo di tutti, dei partiti, dei movimenti e dei
cittadini”. E’ stato finora capogruppo Ds in Consiglio comunale. Il
9 aprile aveva detto: “Comunque più donne in Giunta,
indipendentemente dal numero degli assessori”.