Cresce il numero degli italiani che andrà in vacanza. Quest’anno saranno 32 milioni a muoversi (rispetto ai 27,9 milioni del 2003), per un giro d’affari complessivo di 24,8 miliardi di euro. Un risultato record, che non si registrava dall’estate 2001.

Sembra sempre più lontana la crisi del dopo 11 settembre. E’ quanto risulta da una doppia indagine svolta dalla Federalberghi con il supporto tecnico dell’Istituto Cirm e di una inchiesta condotta dalla Federazione tra le proprie 126 Associazioni territoriali.

L’Italia resta la meta preferita di oltre 20 milioni di vacanzieri, mentre gli altri andranno all’estero. Dei 32 milioni di vacanzieri complessivi, nel quadrimestre giugno-settembre, il 73% (rispetto al 71% del 2003) andrà al mare: risultato record. Mare significa soprattutto spiagge del Sud. Sempre secondo la ricerca di Federalberghi-Cirm, tra tutti coloro che resteranno in Italia ed andranno al mare, ben il 53% lo farà nel Mezzogiorno. Resta un 19% a scegliere la montagna. Rimarranno a casa, invece 21 milioni di italiani (rispetto ai 22,8 milioni del 2003). Così come registrato lo scorso anno dalla Federalberghi, la motivazione principale è economica (il 26% delle risposte parla di “mancanza di liquidità”).

Agosto, mese di chiusura di fabbriche e uffici, si conferma il mese più gettonato. E’ scelto dal 70% degli italiani. Segue il mese di luglio, con il 42% delle preferenze. In crescita il numero degli italiani che opta per la bassa stagione: aumenta l’appeal del mese di giugno, segnalato dal 28% degli intervistati (+7% rispetto al 2003), mentre è in calo quello di settembre, scelto dal 15% del campione (-4%).

Gli italiani si rivelano piuttosto abitudinari. Il 46% tornerà nella stessa località nella quale aveva trascorso le proprie ferie l’anno scorso. Tra le mete estere preferite, le capitali europee ed extra-europee (scelte dal 49%). Il 27% si immergerà nei mari dei tropici.

L’albergo si conferma come la soluzione preferita dagli italiani per la vacanza, (lo sceglie il 34%), seguito dalla seconda casa (19%), dal villaggio turistico (12%) e dall’appartamento in affitto (10%). Il 6,5% opta invece per il campeggio e solo l’1% per l’agriturismo estivo.

Secondo la Coldiretti e l’associazione agrituristica Terranostra, inoltre, un milione e mezzo i turisti trascorreranno le vacanze nelle 12.500 aziende agrituristiche italiane, per un business stimato nel solo periodo estivo in quasi 480 milioni di euro, con un aumento del 6% rispetto allo scorso anno. La crescita della vacanza in campagna nel 2004, secondo le stime, coinvolge anche gli ospiti stranieri che saranno circa 200.000, il 20% sul totale delle presenze estive che riguardano soprattutto giovani con età compresa tra i 18 e i 35 anni (55%), laureati (30%) e con un lavoro d’ufficio (50%), spinti dalla qualità ambientale ed enogastronomica (75%) che consente la visita di territori poco conosciuti e meno turistici e il consumo di piatti tipici e cibi genuini.