Un’ estate da record. Saranno 35
milioni gli Italiani che trascorreranno le vacanze piu’ o meno lontani da casa, a fronte di quei 22 milioni che rinunceranno, per scelta o necessita’, ad allontanarsi dalle mura domestiche per il periodo estivo.


Telefono Blu fa sapere che, secondo i dati forniti dall’Osservatorio del turismo, il 2004 andra’ a gonfie vele per gli operatori del settore, dal momento che quest’anno verra’ sforato il tetto record del 55 % degli Italiani in vacanza. Nonostante i rincari determinati dall’introduzione dell’euro, il turismo italiano per quest’anno dovrebbe far registrare un fatturato tra i 74 e i 77 miliardi di vecchie lire, un dato sicuramente incoraggiante soprattutto se confrontato con i 71 miliardi del 2001.


La vacanza media dell’italiano, informa sempre Telefono Blu, durera’ almeno 8 giorni ma, non bisogna dimenticare quei 10 milioni di connazionali che faranno la mini vacanza. Tra gli Italiani pare non sia piu’ in voga lo stile ‘stessa spiaggia, stesso mare’, visto che solo 4 su 10 torneranno nello stesso posto dell’anno scorso e, solo il 25 % scegliera’ una meta in cui e’ stato negli ultimi tre anni. Agosto sara’ come sempre il mese prediletto per l’agognato relax, con una percentuale di vacanzieri del 58-60 %, seguito da luglio con il 28 %, da settembre con il 10 %, penalizzato dalla riapertura anticipata delle scuole e da giugno con il 7 %, scelto soprattutto per le offerte economiche.



Le preferenze degli italiani sulla scelta della meta vacanziera si orientano per il 75-80 % sull’Italia ma, sottolinea Telefono Blu, non certo per amor di patria, quanto piuttosto per limitare i costi del viaggio. A proposito di viaggio e quindi di spostamento, gli Italiani continuano a preferire l’automobile per percorrere le tratte europee e quelle nazionali. Ancora in difficolta’ il settore aereo, che non si e’ ripreso del tutto dalla batosta dell’11 settembre, nonostante l’imperversare di compagnie minori e la riduzione, quasi generalizzata, dei costi delle tratte. Sono ancora in pochi a spostarsi con le navi da crociera, per via dei costi troppo proibitivi e, non decolla l’uso del treno, per via dei tempi di percorrenza troppo lunghi.