I saldi confermano l’andamento lento fatto registrare nelle prime giornate ed evidenziano il perdurare della crisi nei consumi. Secondo l’Istat, a livello nazionale, a maggio, le vendite hanno subito un calo del 3,2% su base annua e dello 0,6% rispetto ad aprile, con la maggiore diminuzione tendenziale registrata dal 1996 ad oggi.

In provincia di Modena, una specifica indagine effettuata da Fismo Confesercenti presso diverse decine di operatori del settore moda, evidenzia, per la prima parte della stagione estiva, una diminuzione rispetto all’anno scorso del 15-20% nel settore dell’abbigliamento ed una tenuta, con alcuni casi di flessione meno marcata per le calzature e pelletteria.

Le stesse percentuali, rispetto al 2003, vengono confermate anche all’apertura dei saldi e nei giorni successivi. Rispondendo all’indagine di Confesercenti, gli operatori dimostrano un vasto consenso verso lo strumento dei saldi, ma chiedono di regolamentare le promozione. Lamentano inoltre l’anticipata partenza dei saldi rispetto allo scorso anno, perché la stagione estiva, partita oltrettutto in ritardo, è stata ulteriormente compressa. Del resto l’anticipo di quindici giorni ha permesso all’Emilia Romagna di allinearsi alle altre regioni, evitando l’evasione che di registrava negli anni precedenti.