Non esiste crisi per il mercato
delle seconde case, soprattutto quelle di pregio nelle località
turistiche più belle d’Italia dove vincoli di natura
urbanistica o paesaggistica rendono la domanda ancora superiore
all’offerta. Secondo l’Osservatorio Immobiliare di Nomisma, i
prezzi in montagna sono cresciuti tra l’estate del 2003 e l’estate del 2004 mediamente del 9,7% contro l’8,5% fatto
registrare dalle località di mare.


Si tratta dunque ancora di aumenti consistenti, registrati
anche sul piano del numero delle compravendite, che confermano
un boom iniziato con i rialzi del biennio 2001-2003.

In testa alla graduatoria degli aumenti (confronto giugno
2003-giugno 2004) c’é Cortina d’ Ampezzo con un più 22%,
seguita da Bardonecchia con 16,5%, Bormio con 13,9%, Ponte di
Legno (13,6%), Selva di Val Gardena (13,4%).
Sul mare al top c’é Santa Margherita Ligure con +20,9%, poi
Bordighera (16,2%), quindi Porto Cervo e Porto Rotondo (entrambe
con un +14,6%) ed infine la veneta Caorle, dove secondo gli
operatori interpellati l’ incremento ha superato il 14%.


Nel suo rapporto Nomisma ha anche stilato una graduatoria sui
prezzi medi praticati nelle principali località di vacanze
italiane per un alloggio in buono stato situato in una zona
centrale o di pregio. In testa c’é ancora Cortina d’Ampezzo con
14.075 euro al metro quadro (oltre 27 milioni al mq delle
vecchie lire), seguita da Forte dei Marmi con 10.750, poi Santa
Margherita Ligure con 9599, quindi in ordine Porto Cervo (9292),
Porto Rotondo (9097), Madonna di Campiglio (7871), Capri (7778),
Positano (7406).


La domanda sembra orientarsi più in generale, precisa l’analisi dell’ Osservatorio di Nomisma, verso immobili di
qualità, perché la tendenza fra i compratori che dispongono di
mezzi è quella di non accontentarsi di un alloggio qualsiasi da
utilizzare come casa per le vacanze, ma di cercare qualità
maggiori in termini di tipologia costruttiva e presenza di
verde. Per questo vanno forte bilocali e trilocali al posto del
vecchio monolocale, non inseriti in condomini, dotati di posto
auto e se possibile anche di un piccolo giardino.
A sostenere la domanda, secondo la rilevazione di Nomisma, c’é anche l’intenzione di cercare un investimento alternativo
a quello rappresentato dai mercati finanziari ancora instabili e
troppo esposti alle problematiche politiche o socio-economiche
sul piano internazionale.

Qualche nube però si profila all’orizzonte in questo
mercato ed è rappresentata, per Nomisma, dalle recenti misure
varate dal Governo. L’inasprimento dell’imposta sostitutiva sui
mutui e della tassa di registro sulle abitazioni diverse dalla
prima rischiano, a fronte di un gettito tutto sommato modesto,
di incidere negativamente sull’ equilibrio di un mercato che,
per sua tendenza, sembra comunque destinato a
raffreddarsi.