Targhe alterne il giovedì in tutto il territorio dell’ Emilia-Romagna (ad accezione del comune di Parma che non ha firmato l’intesa) dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 19,30 dal 21 ottobre al 31 marzo (pausa natalizia dal 7 dicembre al 7 gennaio). La Regione ha firmato stamane con i principali comuni e le province il terzo accordo per contenere gli inquinanti nell’aria, a cominciare dalle pm10, che prevede di nuovo misure straordinarie per l’emergenza.


L’intesa non prevede sostanziali modifiche rispetto a quella dell’ anno scorso se non per il fatto che vengono inaspriti in modo considerevole i divieti per le auto non catalitiche (veicoli immatricolati ante 1/01/1993) e per le moto piu’ vecchie e inquinanti a due tempi. Infatti vengono estese a partire dal 10 gennaio le fasce orarie per il blocco della circolazione nelle zone a piu’ alto tasso di inquinamento: dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 19,30 dal lunedi’ al venerdi’. Dal 21 ottobre il blocco sara’ solo dalle 8,30 alle 10,30 e dalle 17,30 alle 19,30).

Si tratta di una misura – come ha spiegato in una conferenza stampa l’assessore regionale all’ambiente Guido Tampieri – che punta a limitare la circolazione di quasi un quarto del parco circolante.

Entrera’ in vigore a gennaio del 2005 quando va a regime la normativa europea che punta a ridurre le pm10 sotto i 50 microgrammi metro cubo accettando lo sforamento per non piu’ di 35 giornate all’ anno. In Emilia-Romagna si e’ ancora lontani da questo limite (si va dalle 70 alle 120 giornate a seconda delle zone). Da qui l’ idea di stringere i divieti per i mezzi piu’ inquinanti anche se – hanno sottolineato Tampieri e l’assessore alla mobilita’ Alfredo Peri – la misura penalizza i ceti meno abbienti.

I comuni, come hanno spiegato fra l’altro i sindaci di Ravenna Mercatali e di Modena Pighi, si faranno carico nella misura del possibile di incentivare la sostituzione dei mezzi a cominciare da quelli commerciali, ma il problema resta di difficile soluzione se non intervengono risorse straordinarie che possono arrivare – ha sottolineato Tampieri – solo da un piano nazionale per la mobilita’ sostenibile. L’ assessore regionale ha ricordato con rammarico che un accordo in tal senso era gia’ stato firmato con le autonomie locali nell’ ottobre del 2002; si prevedevano complessivamente 951 mln di euro, ma di quei soldi nulla e’ stato realmente stanziato, ha detto ancora Tampieri il quale ha osservato che il presidente Errani e’ determinato a riproporre le questione negli incontri con il Governo a cominciare da quello previsto in giornata sulla Finanziaria. Perora dunque restano sul tappeto per le misure di carattere strutturale (bus ecologici, materiale rotabile, piste ciclabili, tecnologia per il traffico ed il suo monitoraggio) i 94 mln (7 in piu’ della somma preventiva nel 2003) stanziati dalla Regione per il triennio che arriva al 2005.


Errani che ha firmato l’intesa, prima di partire per Roma, ha ribadito che si e’ di fronte a misure straordinarie che fanno ”parte di una strategia piu’ complessiva” gia’ avviata in questi anni e che prevede per il 2005 l’adozione dei piani e dei programmi di risanamento da parte delle Province entro il 31 dicembre di quest’anno che dovranno fissare le nuove regole per la mobilita’, ma ”e’ indispensabile che questa questione venga assunta a livello nazionale”.