Nonni superstar: per il 76,2% dei bimbi i nonni non sono soltanto affettuosi e comprensivi, ma rappresentano una fonte indispensabile di trasmissione di esperienza di vita. Lo rivela ‘L’identikit del nonno italiano‘ contenuto nel quinto rapporto sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza che l’Eurispes, in collaborazione con Telefono Azzurro, presenterà a Roma il prossimo novembre.

Che per i nonni d’Italia questa è una stagione d’oro, del resto, si era intuito. Non è casuale la popolarità del televisivo Nonno Libero e deve aver annusato l’aria anche il Premier Berlusconi se, lodando l’iniziativa della Regione Lombardia di istituire la festa dei nonni, ne ha auspicato l’estensione a livello nazionale. Certo è che un nonno disponibile è una grande risorsa per mamme e papà sempre più indaffarati. Tre bambini su 4, tra i 7 e gli 11 anni – secondo quanto emerge dalla rilevazione condotta nelle scuole italiane su un campione di 2.823 bambini – affermano di trascorrere ”molto o abbastanza” tempo con i nonni.

Sfatato anche il luogo comune secondo il quale i nonni viziano, almeno a sentire i bambini: più di 1 su 3 ritiene, infatti, di essere trattato con sufficiente autorità dai propri nonni e non si sente affatto viziato. Con i genitori di mamma e papà il 43,2% dei bambini italiani trascorre ”abbastanza tempo” e il 31,1% ”molto tempo”. Soltanto il 3,8% del campione afferma di non passare mai del tempo con loro. Nessuna differenza di genere nel tempo trascorso insieme ai nonni: i maschi ne passano ”molto” nel 30,6% dei casi e ”abbastanza” nel 43,1% mentre le bambine ”molto” nel 32,1% dei casi e ”abbastanza” nel 43%.

Ma cosa rende saldo il legame tra infanzia e terza eta’?
La quasi totalità dei bambini (92,7%) afferma che i nonni comunicano loro affetto e la larghissima maggioranza (82,3%) che li comprendono. Molto alta anche la percentuale di bambini secondo i quali i nonni trasmettono la loro esperienza di vita (76,2%). Oltre un terzo degli intervistati (34,9%) sostiene poi di essere trattato con autorità dai propri nonni. Il 53,6% pensa invece il contrario e un 27% ammette di essere viziato. Pochissimi (4,7%) i bambini secondo i quali i nonni si disinteressano a loro.

Nella descrizione del rapporto con i nonni le risposte dei maschi e delle femmine non divergono in maniera significativa. Le uniche differenze riguardano il fatto che i bambini affermano più spesso, rispetto alle bambine, di essere trattati con autorità dai nonni (39,3% contro 30,2%), mentre le bambine dicono più spesso di essere viziate (30,6% contro 23%). Si può quindi ipotizzare – sostengono i ricercatori – che, almeno in parte, i modelli educativi in alcuni casi siano ancora differenziati in relazione al sesso: le femmine vengono trattate con minore severità, forse anche perchè tendenzialmente meno turbolente, e addirittura coccolate e accontentate più dei maschi. Nelle isole si riscontra la percentuale più alta di bambini che trascorrono molto tempo con i nonni (40,6%) mentre nel Nord Est (23%) e al Centro (26,7%) si trovano le percentuali più basse.

(Fonte:Ansa)