In questi giorni pioggia, giornate umide e piuttosto fredde rispetto all’ormai consolidato ‘cambio climatico’ che ci ha abituato a temperature oltremodo fuori stagione, ci può sembrare una situazione anomala, tuttavia le temperature e le piogge di questi giorni non hanno fatto altro che riportare le temperature minime a quelli che sono i valori medi climatici della seconda decade di ottobre.

I valori medi del periodo, per la città, ci indicano 11°C di temperatura minima e 18°C di temperatura massima, quindi nulla di strano le temperature notturne, ma più sensibile il freddo diurno i cui valori risultano di 3°C inferiori alla norma.
Ricordiamo però – spiegano i Tecnici dell’Osservatorio Geofisico dell’Università di Modena – che fasi fredde come l’attuale sono più che normali e abbastanza frequenti in ottobre: solo lo scorso anno, il giorno 18, nella nostra stazione misuravamo una temperatura minima di 7.1°C e una massima di soli 9.2°C.

Anche le piogge non hanno assunto, almeno in questa occasione, carattere particolarmente intenso, anche se a tratti e localmente caratterizzate da brevi scrosci.
Ottobre, mese per eccellenza delle piogge, presenta una media climatica per la nostra città di 67 mm suddivisi in 9 giorni piovosi nel mese: è quindi normale che piova quasi un giorno su 3: in anni piovosi come nel 2000 in ottobre piovve per ben 20 giorni e nel 1990 addirittura per 23!
Per ora ottobre 2004 è ‘solo’ a quota 3 giorni di pioggia e come quantitativo mancano circa 50 mm a raggiungere la media mensile, perciò statisticamente sarebberro da attendersi altre piogge.
Altre piogge che in effetti sono previste sia oggi, giovedì, con piovaschi intermittenti dal pomeriggio, che domani, venerdì, quando avverranno sotto forma di scrosci e rovesci, intervallati però da schiarite accompagnate da irruzione di vento di fohn Appenninico grazie al quale la temperatura potrà subire alcuni aumenti repentini. Più chiuso sul crinale dove soffierà un forte vento da sudovest.
Anche sabato giornata di variabilità perturbata in pianura, forse meglio al mattino con cielo irregolarmente nuvoloso ma con nuovo peggioramento nel pomeriggio quando giungerenno nuovi rovesci o piovaschi, che si intervalleranno al fohn Appenninico; in montagna le cime del nostro Appennino risulteranno spesso dentro le nube e con vento forte da sudovest; sempre in montagna, saranno più frequenti e moderatamente più intense le piogge, e sulle cime a tratti cadrà un po’ di nevischio.

Domenica, invece, la perturbazione si allontanerà e continueranno a soffiare venti da sudovest ma più secchi, permettendo quindi durante la giornata un miglioramento con ampie schiarite e tratti discretamente soleggiati in pianura e collina, mentre risulteranno ancora spesso dentro le nubi le cime delle montagne.

Come conseguenza, le temperature, pur non cambiando sostanzialmente la massa d’aria, subiranno alcuni sbalzi in aumento nelle zone soggette al fohn, in particolare quelle pedemontane Modenesi e Bolognesi, in parte anche reggiane, raggiungendo i 17-18°C di massima nella giornata di venerdì e di sabato, localmente anche sui 20°C, mentre le minime aumenteranno solo lievemente, portandosi a 12°C circa.

Dando uno sguardo a lunga scadenza – concludono dall’Osservatorio Geofisico – sembra delinearsi una permanenza delle correnti da sudovest ma con curvatura anticiclonica e quindi tempo più stabile, sebbene umido nei bassi strati e con sole reso spesso pallido da nubi basse, foschie e nebbie sulla pianura; ci sono i segnali di una possibile nuova fase con caldo anomalo per la stagione con rialzo dello zero termico a 3600-3800 m, la situazione andrà comunque confermata in quanto oltre i 5-6 giorni le previsioni non sono affidabili e tanto meno è possibile formulare ipotesi sul resto dell’autunno e sull’inverno 2004-05.