Claudio Pistoni, sindaco di Fiorano, è il nuovo presidente di Cerform, l’Associazione Riconosciuta per la Formazione Professionale del distretto sassolese e del comparto italiano della ceramica industriale, che associa Assopiastrelle, Acimac, Andil, Federceramica, Cna, Lapam Federimpresa, i comuni di Sassuolo, Fiorano, Formigine, Maranello, Scandiano, Castellarano e Viano.

Claudio Pistoni è stato eletto dal nuovo Comitato Esecutivo di Cerform, insediatosi giovedì sera e formato da Carla Ghirardini, assessore del Comune di Sassuolo, Ester Lusetti vicesindaco del Comune di Castellarano, Nadia Lusetti assessore del Comune di Scandiano, Maurizio Campagnano responsabile relazioni industriali Assopiastrelle, Paolo Gambuli direttore di Acimac, Gianpaolo Montorsi responsabile Lapam Federimpresa di Sassuolo, Leonardo Addabbo responsabile Ecipar di Modena e Leo Barozzini, responsabile Ifoa di Modena.


Cerform ha svolto e svolge un ruolo strategico – ha dichiarato Claudio Pistoni – supportando lo sviluppo del distretto tramite la formazione e la consulenza sulle risorse umane e, a questo proposito, è doveroso sottolineare il proficuo lavoro svolto da Giancarlo Bertacchini, che dell’associazione è stato presidente negli ultimi 12 anni”.


Già oggi punto di riferimento per l’alta formazione delle imprese e raccordo fra scuola e lavoro, sia a livello di post-diploma che di post-laurea – aggiugne Pistoni – Cerform può ulteriormente rafforzare la propria presenza sul territorio. Ad esempio sviluppando una formazione non legata soltanto alla necessità di conquistare un posto di lavoro, ma anche alla volontà di aumentare le proprie competenze o di ridisegnarle per aprirsi nuovi sbocchi professionali, come un meccanico che aspira a diventare un tecnico informatico o una sceglitrice ceramica che preferirebbe essere decoratrice. Contestualmente occorre dare competenze a quei lavoratori che, per una serie di “difficoltà”, rischiano di essere marginalizzati o estromessi dal mercato del lavoro, perché despecializzati o con specializzati obsolete, perché stranieri con difficoltà di inserimento socio-culturale, perché hanno un handicap o una disabilità psico-fisica, perché sono atipici e quindi con un lavoro ad alta flessibilità e mobilità”.

Abbiamo inoltre bisogno di formare gli imprenditori, soprattutto quelli che dirigono piccole imprese, perché sappiano affrontare la globalizzazione attraverso l’innovazione, la strategia d’impresa, la ricerca, la capacità di rapportarsi con il mercato, con il territorio e le istituzioni”.


Un quarto settore di sviluppo – conclude Claudio Pistoni – è legato all’attività di consulenza, ricerca e formazione per la pubblica amministrazione, che nell’ultimo decennio ha subito una profonda evoluzione e che è chiamata a modificarsi costantemente per rispondere alle esigenze di territorio che a loro volta sono in continua mutamento”.


La nostra azione dovrà inoltre tenere conto che il 2006 porterà radicali modifiche all’intero sistema della formazione perché l’ingresso dei nuovi Paesi nella Comunità Europea determinerà una riduzione dei finanziamenti verso l’Italia, costringendoci a rivedere i modelli organizzativi e le priorità per garantire la formazione di domani”.