Il ministero della difesa potrebbe costituirsi parte civile nel giudizio chiesto contro il maresciallo aiutante Antonio Galliano, ex responsabile del
servizio amministrativo del Comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Modena.


Galliano, accusato di peculato militare pluriaggravato per aver sottratto oltre un milione di euro falsificando fatture e bollette, si presenterà davanti al gup del Tribunale militare della Spezia, Enrico Lussu, il 3 dicembre. Il pm Stefano Grillo si
é opposto alla richiesta di patteggiamento avanzata dai legali dell’imputato.

Il maresciallo, che in virtù del suo incarico era
responsabile di tutto il denaro utile al Comando provinciale modenese, secondo l’accusa si sarebbe appropriato di un milione di euro (circa 2 miliardi delle vecchie lire) falsificando le fatture per le utenze e altra documentazione e facendo poi
‘girare’ il denaro su conti di sua proprietà.
L’inchiesta, coordinata dal pm Grillo e portata a termine dai carabinieri della squadra di pg della procura militare della Spezia e dal Comando del nucleo operativo di Modena, è nata in base ad una segnalazione fatta dal comandante del Reparto
operativo emiliano.

I beni immobili riconducibili a Galliano sono stati posti sotto sequestro cautelativo e conservativo dalla procura generale della Corte dei Conti di Bologna.