I carabinieri dei Nas di Bologna, coadiuvati da militari del Reparto territoriale di Bologna e del Comando provinciale di Modena, stanno eseguendo dalle prime ore di oggi una decina di perquisizioni locali e personali disposte dalla Procura della Repubblica a carico di tre medici otorini convenzionati con l’Ausl bolognese, sette responsabili di società di rilevanza nazionale fornitrici di ausili protesici, tre centri acustici, che operano nelle province di Bologna e Modena.


I reati contestati, sulla base delle singole posizioni, vanno dal concorso continuato nella truffa aggravata ai danni del Servizio sanitario nazionale, al falso ideologico, all’abuso d’ufficio.
All’operazione, denominata ‘Othos’, partecipano una cinquantina di militari.

Secondo le indagini i destinatari dei provvedimenti certificavano falsamente l’esecuzione di esami audiometrici, visite specialistiche e operazioni di collaudo mai eseguite, inducendo in errore ”mediante artifici o raggiri” il Ssn – rappresentato dalle Ausl di Bologna e Modena – che provvedevano alla liquidazione dei corrispettivi costi delle protesi fornite dai centri acustici.
Il danno economico ipotizzabile subito dal Servizio sanitario nazionale ammonterebbe a parecchie centinaia di migliaia di euro.

Le indagini, partite ad aprile, hanno preso spunto da una segnalazione della stessa Azienda Usl di Bologna e sono coordinate dal Pm Antonella Scandellari.