Due appartamenti ‘murati’, otto extracomunitari privi del permesso di soggiorno accompagnati al Commissariato, un ciclomotore sequestrato ed una bicicletta rinvenuta. E’ questo il bilancio dell’ennesimo ‘blitz’ avvenuto questa mattina all’alba presso il condominio di Via S.Pietro 6 nel quartiere Braida.


Alle ore 6,45 gli agenti della Polizia Municipale in collaborazione con i Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato, con il supporto dei sanitari dell’Azienda Usl, hanno fatto irruzione in due appartamenti del condominio. Nel primo dormivano tre extracomunitari che, in quanto privi del regolare permesso di soggiorno, sono stati accompagnati dalle forze dell’ordine presso il Commissariato di Sassuolo. Nel secondo appartamento, le forze dell’ordine hanno trovato cinque extracomunitari che, alla vista delle divise, hanno tentato la fuga. Tre di loro hanno cercato di passare da un balcone all’altro rimanendo imprigionati nel secondo; gli altri due, invece, scavalcando il balcone si sono rifugiati sui tetti. Le forze dell’ordine, attraverso un abbaino, hanno raggiunto il tetto catturandoli. Tutti e cinque, assieme agli altri tre, sono stati accompagnati al Commissariato. I sanitari dell’Azienda Usl, constatate le insostenibili condizioni igienico – sanitarie dei due appartamenti, ne ha disposto la chiusura: operai comunali hanno provveduto alla muratura degli ingressi su apposita ordinanza del Sindaco.
A piano terra, inoltre, è stato sequestrato un ciclomotore di provenienza furtiva mentre una bicicletta “mountain bike”, di dubbia provenienza, è stata rinvenuta dalla Polizia Municipale e messa a disposizione dell’Ufficio Economato del Comune di Sassuolo per chi ne dovesse rivendicare la proprietà.

La situazione del quartiere Braida e di via S.Pietro in particolare la conosciamo tutti – commenta il Sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi – la cittadinanza ci chiede risposte e noi abbiamo deciso di non farlo a parole, ma coi fatti. Un’attività di controllo, improvviso e tempestivo, può servire non solo a reprimere ma anche a prevenire fenomeni di microcriminalità, in attesa di interventi più strutturali di cui abbiamo già parlato. Ringrazio tutte le forze dell’ordine che, capito il problema, si stanno adoperando anima e corpo per aiutarci a risolverlo. Il messaggio che deve passare è semplice ma preciso: la situazione di quella zona di Sassuolo non può continuare ad essere tale e faremo tutto quanto in nostro potere per cambiarla”.