“Ho seguito con attenzione tanto le
presentazioni delle interrogazioni, quanto le risposte dei
ministri Matteoli e Lunardi. Ho avuto l’impressione che i due
rappresentanti del governo si siano trincerati dietro
argomentazioni burocratiche e per giunta largamente
incomplete”. Lo ha detto il sindaco di Modena, Giorgio Pighi,
commentando il confronto alla Camera sul tema della discarica
modenese di via Caruso.

“Si continuano a riportare solo pezzi di documenti e di
accordi, solo mezze verità si dice
dell’impegno del comune di Modena a chiudere la discarica, ma
non si fa riferimento agli indennizzi; si evidenziano presunti
ritardi, peraltro di pochi mesi a fronte di lavori di anni,
nella consegna delle opere e non si dice che il governo non ha
ancora risposto alla richiesta di indennizzo presentata dall’
amministrazione comunale sulla base degli accordi sottoscritti
da tutte le parti in causa”. Secondo il primo cittadino, “non
é il comune di Modena ad aprire il contenzioso, ma piuttosto
é il governo, anche oggi palesemente ispirato dal ministro
Carlo Giovanardi, a rompere i patti, assumendosi la
responsabilità di possibili ritardi nell’avvio dei lavori dell’
alta velocità. Noi siamo convinti dei nostri diritti e
soprattutto siamo disponibili a tornare alla conferenza dei
servizi, ma per chiarire gli accordi, certo non per cambiare le
carte in tavola. Si vuole tenere aperta la discarica, allora si
mettano d’accordo Tav e Ministero dell’Ambiente; si vuole
chiudere la discarica, allora si mettano d’accordo ministero
dell’Ambiente e ministero delle Infrastrutture per il pagamento
degli indennizzi. Di sicuro, ha concluso Pighi, non si può
pensare di chiudere la discarica senza indennizzare i
modenesi”.