Sono 1.334 i contratti di lavoro dipendente attivati in più nel terzo trimestre 2004 a Modena. Nel periodo luglio-settembre, infatti, gli avviamenti al lavoro sono stati 26.951, a fronte di 25.617 cessazioni con un saldo positivo, appunto, di 1.334 contratti. Rispetto al 2003, però, si registra un calo del saldo positivo che era stato di 7.054 unità (28.658 avviamenti contro 21.604 cessazioni).

“Gli avviamenti risultano nella media degli ultimi quattro anni – spiega l’assessore provinciale al Lavoro Fabrizio Righi – ma sono le cessazioni ad aver subito nel 2004 un aumento considerevole. Il dato modenese, comunque, rispecchia l’andamento regionale recentemente presentato dall’Istat, che evidenzia un calo in termini assoluto di occupati e quindi una fase di difficoltà per le aziende emiliano-romagnole”.

I dati sono quelli raccolti dai Centri per l’impiego ed elaborati dall’Osservatorio mercato del lavoro della Provincia di Modena e si riferiscono ai contratti di lavoro dipendente per i quali è obbligatoria la comunicazione da parte dell’impresa. Sono quindi esclusi i contratti di lavoro a progetto, le collaborazioni occasionali e quelle coordinate e continuative ancora attive, nonché i contratti di lavoro nelle pubbliche amministrazioni.

“I dati relativi alla nostra provincia – aggiunge l’assessore Righi – devono far riflettere sullo stato di salute del mercato del lavoro locale che si dimostra in grado di svilupparsi e di inserire nuovi lavoratori, ma che mostra limiti rispetto alla capacità di dare una prospettiva duratura a chi viene assunto come dipendente. Inoltre, è noto già da tempo che i lavoratori a progetto e in collaborazione faticano a dare stabilità alla propria condizione lavorativa. Quella della qualità del lavoro, intesa come garanzia di stabilità economica e professionale, rappresenta una delle principali sfide che ci troviamo ad affrontare”.

I settori economici nei quali il calo rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente è stato un più accentuato sono l’agricoltura (meno 790 avviamenti), l’industria (meno 415) e quello dei servizi (meno 216). Il 57 per cento degli avviamenti del trimestre ha interessato uomini (nel 2003 erano il 58 per cento), mentre il distretto di Pavullo si conferma quello con più avviamenti femminili (60 per cento). Il 44 per cento delle assunzioni ha riguardato persone con meno di 30 anni, il 35 per cento persone con età compresa tra i 30 e i 44 anni.