E’ stato presentato a Bologna il volume ‘La città senza incidenti’ realizzato dal Centro di ricerche Camina (Città amiche dell’infanzia e adolescenza) su incarico degli Assessorati regionali alle Politiche sociali e alla Mobilità e trasporti.
Con questo volume, unico nel panorama editoriale italiano, la Regione mette a disposizione di progettisti, tecnici e amministratori pubblici uno strumento utile per illustrare sia metodi di progettazione partecipata per individuare interventi condivisi dalla cittadinanza, sia soluzioni tecniche e strutturali per progettare ex novo, o riprogettare, strade e spazi urbani in funzione della sicurezza stradale, soprattutto dei soggetti più deboli, come pedoni, ciclisti, bambini e anziani.
Ampio e vario è anche il materiale iconografico che correda le trecento pagine del libro: schemi, mappe e cartine, foto a colori che riproducono le medesime aree urbane pre e post intervento, e le varie tipologie di misure infrastrutturali utilizzabili per realizzare città amiche della sicurezza stradale e della multifunzionalità degli spazi urbani, oltre il modello, oggi prevalente, di città a misura dell’auto e delle esigenze degli automobilisti.
Nonostante un trend positivo che tra il 2001 e il 2003 ha visto diminuire il numero di incidenti, i dati elaborati sull´Emilia-Romagna (fonte Istat) risultano, in termini assoluti, tutt´altro che tranquillizzanti e, in percentuale, ancora ben distanti dall´obiettivo della Regione di dimezzarli al 2010, in ottemperanza al target fissato dal Libro Bianco del 2001 dell´Unione europea.
Gli incidenti avvenuti in Emilia-Romagna con danni alle persone (morti e feriti) nel 2001 sono stati complessivamente 25.938; nel 2002 sono saliti a 26.070, per scendere a 24.712 nel 2003 (ultime rilevazioni disponibili), con un calo medio regionale, tra il 2001 e il 2003, del 4,7%.
Ma ci sono due province, Rimini e Bologna, dove nel medesimo periodo sono aumentati, rispettivamente del 13,5% e del 2,8%, per un numero complessivo di eventi di 2.891 nel primo caso e 5.206 nel secondo.
La provincia dove si è registrata l´inversione più sensibile è Ravenna (meno 19,6 % con 2.229 eventi totali), seguita da Reggio Emilia (meno 10,9% con 3.161 eventi), Parma (meno 10,2 % con 1.786 eventi), Modena (meno 9,2% con 3.799 eventi), Ferrara (meno 3,5% con 1.613 eventi), Forlì-Cesena (meno 3,4% con 2.541 eventi), Piacenza (meno 3,1 % con 1.486 eventi).




