E’ iniziato con rito
abbreviato davanti al gip di Reggio Emilia il
processo a carico di due pregiudicati bolognesi, Fabio
Montagnino di 32 anni e Michele D’Ambrosio di 29, accusati di
aver travolto e ucciso il 20 aprile dell’anno scorso l’agente
della polizia stradale Stefano Biondi, 28 anni, originario di
Cervia, in servizio alla polizia stradale di Modena nord.

Il pm Isabella Chiesi ha chiesto la condanna dei due
pregiudicati all’ergastolo. Sono accusati di concorso in
omicidio, tentato omicidio, rapina, lesioni e detenzione di
droga a fini di spaccio. Il terzo imputato, Maurizio Rubino di
32 anni, anch’egli di Bologna, ha chiesto il patteggiamento ad
una pena di cinque anni. Rubino deve rispondere di rapina,
detenzione di droga a fini di spaccio e lesioni.

La famiglia di Stefano Biondi si è costituita parte civile
con l’avv. Giuseppe Zaccaria. Montagnino e D’Ambrosio si
trovavano a bordo di una Porsche che, all’altezza del casello di
Reggio Emilia dell’A1, non si fermò all’alt della polizia e
travolse il giovane agente. L’auto, condotta da Montagnino,
scaraventò il poliziotto a 40 metri di distanza e poi finì
contro il guard-rail. Montagnino e D’Ambrosio (che era ferito)
fuggirono a piedi, ma furono subito catturati.

Maurizio Rubino, secondo le indagini, aveva atteso a Milano
la bolognese Gabriella Cogoni, arrivata in aereo da Santo
Domingo con un carico di cocaina. Nei pressi di Lodi, sull’A1,
Montagnino e D’Ambrosio simularono una rapina all’auto di
Rubino, si impossessarono del carico, picchiarono la donna, e
poi fuggirono verso sud tallonati dalla polizia. All’altezza di
Reggio la tragedia al posto di blocco.
All’udienza davanti al gip, in mattinata hanno parlato il pm
e il rappresentante di parte civile. Nel pomeriggio sono stati
ascoltati Montagnino e D’Ambrosio e alcuni testimoni.