Da Sandrone a Fagiolino, senza dimenticare Orlando. Sono i personaggi più conosciuti del cosiddetto ‘teatro di figura’, il teatro cioè dei burattini, che nella Pianura Padana e nel Modenese in particolare vanta una lunghissima tradizione.


Vignola e Castelnuovo vogliono promuovere, valorizzare e diffondere il teatro dei burattini, con una panoramica sulle produzioni di altre regioni e Paesi, attraverso la manifestazione ‘Castelli e burattini‘ promossa dai due Comuni e patrocinata dall’assessorato alla Cultura della Provincia di Modena.

La rassegna comprende una decina di spettacoli suddivisi tra la sala teatrale Cantelli a Vignola e il cinema teatro Ariston a Castelnuovo. Si comincia domani, domenica 13 febbraio, alle 17, con “La casa di cartone” presentato da Spring Onion Puppet Theatre di Barna, Irlanda (a Vignola, con replica il 14 alle ore 10).
Si prosegue il 20 febbraio (alle 17, con replica il 21 alle ore 10, a Castelnuovo) con lo spettacolo “Dallo zucchero filato” della compagnia Il Topo Birbante di Milano.

Si attinge al repertorio modenese con “Sandrone e la duchessa” presentato dalla compagnia Moreno Pigoni di Modena, in scena a Castelnuovo il 27 febbraio alle 17.
Il 6 marzo a Vignola (ore 17) tocca a “Le avventure di Fagiolino” proposto dal Centro teatrale Corniani di Mantova.
Il 13 marzo a Castelnuovo (ore 17) “Il ristorante Mangiafiabe” portato in scena dal veronese Leonardo Lepri.
Gran finale con “Le nozze di Orlando” il 20 marzo alle 17 e il giorno successivo alle 10, con la compagnia Pupi Maceri Vaccaro di Siracusa.

Il progetto è stato ideato da Moreno Pigoni, burattinaio della tradizione modenese, in collaborazione con Maurizio Corniani, della famiglia storica di burattinai mantovani. “E’ un progetto – spiega Beniamino Grandi, assessore alla Cultura della Provincia di Modena – che recupera una parte importante del nostro patrimonio culturale, una tradizione che rischia di andare perduta. La Bassa padana, cioè il territorio delle province di Modena, Reggio e Parma, è stata la culla di questa tradizione: basti pensare alle famiglie Campogalliani, Sarzi, Preti. Ben vengano, quindi, tutte le iniziative che permettono a quest’arte di continuare a vivere, per i bambini i tutte le età”.