Con 30,1 donatori effettivi per milione di abitanti, al di sopra della media italiana (21,1) ed europea (16,8), con i risultati raggiunti nelle attività di trapianto (in particolare di rene, fegato e cuore) e sui tempi medi nelle liste di attesa (specie per cuore e fegato), il sistema trapianti dell’Emilia-Romagna ha mantenuto nel 2004 i livelli di eccellenza raggiunti negli ultimi anni.


L’ultimo rapporto annuale curato dal Centro regionale di riferimento per i trapianti (CRT), che coordina l’attività di donazione e trapianto di tutta l’Emilia-Romagna e ne garantisce la trasparenza, descrive un sistema regionale consolidato: un modello organizzativo di strutture e professionisti in cui la sicurezza degli organi e tessuti donati sono obiettivo di primaria importanza, e che permette di soddisfare il fabbisogno regionale e di contribuire in modo importante al sistema nazionale.
Il rapporto sarà presentato domani a Modena, nell’ambito del 16° convegno dell’Associazione Interregionale Trapianti (AIRT).

L’incremento dei prelievi di organi e tessuti registrato nel 2004 in tutto il territorio nazionale e la migliore distribuzione dei trapianti in base alle necessità è dovuto anche ai risultati raggiunti a livello organizzativo e di collaborazione tra le Regioni: l’Associazione Interregionale Trapianti (AIRT), di cui fa parte l’Emilia-Romagna assieme a Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta, Puglia e la Provincia Autonoma di Bolzano, ha registrato un numero di donatori effettivi per milione di abitanti inferiore solo alla Spagna.
Significativo l’indice dei donatori utilizzati nella regione, assai vicino al valore dei donatori effettivi: 28,6 per milione di abitanti.
Nel 2004 sono stati prelevati da donatori dell’Emilia-Romagna e trapiantati in regione o presso altri centri trapianto italiani 313 organi: 174 di rene, 27 di cuore, 105 di fegato, 4 di polmone, 2 di intestino, 1 di pancreas.
I risultati raggiunti sui tempi medi di attesa sono particolarmente significativi. L’attesa media delle persone che hanno avuto il trapianto lo scorso anno è stata di circa due anni e mezzo per il trapianto di rene, 5 mesi per il trapianto di cuore, 7 mesi per il fegato.

Dal 2004, in Emilia-Romagna è attiva la lista d’attesa unica per il trapianto di fegato, che si aggiunge alla lista d’attesa unica per il trapianto di rene, attiva dal 2001. Le liste uniche di attesa rappresentano un elemento di estrema importanza per migliorare il sistema trapianti e garantire la trasparenza dell’organizzazione. In particolare la lista unica per il rene permette di identificare gli ammalati più compatibili con il donatore; la lista unica per il fegato permette di assegnare la priorità di trapianto all’ammalato in condizioni più gravi.
Al 31 dicembre 2004 le persone in lista d’attesa erano: 1613 per il trapianto di rene; 29 per il trapianto di cuore; 355 per il trapianto di fegato; 15 per il trapianto di fegato/multiviscerale.
La percentuale delle opposizioni al prelievo è stata del 30,4%, con un aumento nella fasce di età 15/29 e 45/59 anni.

Per diffondere la cultura della donazione e per far comprendere che donare un organo può salvare la vita a una persona, la Regione Emilia-Romagna ha promosso, ormai da dieci anni, la campagna informativa “Una scelta consapevole”. Realizzata in collaborazione con le Istituzioni locali e con le associazioni di volontariato e dei pazienti, prevede iniziative di sensibilizzazione della popolazione e di formazione del personale sanitario coinvolto nell’attività di prelievo e trapianto.
Per informazioni sulla rete regionale dei trapianti e sulla campagna informativa “Una scelta consapevole”, è possibile telefonare al numero verde del Servizio sanitario regionale 800 033 033, consultare il portale web del Servizio sanitario regionale (Saluter) e il sito web del Centro riferimento trapianti dell’Emilia-Romagna (Regione Emilia Romagna).