Un riconoscimento al merito civile a ricordo della strage di Monchio, Costrignano, Susano e Savoniero del 18 marzo 1944, costata la vita a 136 civili. Nell’anniversario dell’eccidio nazista, il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini avanza ufficialmente la proposta di richiedere al Presidente della Repubblica un riconoscimento ufficiale alle vittime di quella strage che – ricorda – “è la più grave avvenuta nella nostra provincia eppure, chissà perchè, non ha mai avuto un’importanza storica adeguata”.


L’idea di “ridare dignità a quella carneficina di civili” era stata avanzata dallo stesso presidente della Provincia qualche giorno fa in occasione di un convegno sui fascicoli relativi alle stragi nazifasciste riemersi dagli “armadi della vergogna”. “Non ci possono essere morti di serie A e di serie B – aveva detto Sabattini – dobbiamo cogliere l’occasione delle celebrazioni per il 60° anniversario della Liberazione per colmare un vuoto”.

Cogliendo questo appello, il senatore modenese Luciano Guerzoni ha verificato a Roma la possibilità di ottenere un riconoscimento pubblico a memoria della strage. “Grazie all’interessamento di Guerzoni, che ringrazio per la sensibilità e la rapidità con cui si è attivato, è emersa la possibilità di richiedere alla Presidenza della Repubblica un riconoscimento al merito civile, una medaglia d’oro da conferire al Comune di Palagano, la cui motivazione potrebbe essere proprio a ricordo della strage e delle vittime di Monchio, Costrignano, Susano e Savoniero. Mi sembra un’opportunità da cogliere senz’altro per ristabilire il ruolo storico che quell’episodio ha avuto. Per quanto riguarda la Provincia, farà tutto quanto è in suo potere per supportare l’azione del Comune di Palagano, delle associazioni partigiane e dell’Istituto Storico di Modena in questo senso. Ci auguriamo che il riconoscimento possa essere concesso al più presto, e comunque entro le celebrazioni per il 60° anniversario della Liberazione”.

L’eccidio si consumò il 18 marzo 1944, il giorno dopo che a Savoniero un ufficiale tedesco era rimasto ucciso dai partigiani durante un rastrellamento. Le formazioni della Divisione SS Hermann Goering, reduci dal fronte di Cassino, rasero al fuoco a cannonate le frazioni di Monchio, Susano e Costringano, uccidendo i superstiti e dando fuoco alle case. Si tratta del più feroce massacro effettuato dai tedeschi in Italia, che anticipò di pochi giorni quello delle Fosse Ardeatine a Roma.