Secondo quanto emerge dai primi dati in possesso dei sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil, le
adesioni modenesi allo sciopero nazionale dei lavoratori di scuola e università si aggirano tra il 65%-70% del personale docente e Ata delle scuole pubbliche di ogni ordine e grado, la maggior parte delle quali oggi è rimasta chiusa, e intorno al 60% del personale universitario.


In mattinata, si è svolto in piazza Grande a Modena il presidiodi sindacati e lavoratori con ampia partecipazione anche di cittadini, e si stanno raccogliendo firme contro la Riforma Moratti e in
particolare la riforma della scuola superiore, e per l’immissione in ruolo dei docenti precari a partire dal 1° settembre 2005 come previsto dalla legge 143/04.

In particolare, i lavoratori dell’università partecipano al presidio per rivendicare il rinnovo del 2° biennio economico del contratto collettivo nazionale del personale tecnico-amministrativo
scaduto da 15 mesi, e per ribadire, recita una nota dei sindacati, ”l’opposizione all’ipotesi di riforma Moratti che precarizza i docenti universitari e cancella il ruolo dei ricercatori”.