Successo di pubblico ieri pomeriggio alla Corte di Villa Gandini, dove si è esibita la formazione giovanile Omlandinski Hor della città di Zenica. Lo spettacolo canoro è stato soprattutto l’occasione per lanciare un ennesimo messaggio di pace, per ascoltare i più giovani “cantare la loro” sul tema della guerra e della persecuzione razziale.

A Formigine infatti erano presenti alcuni dei 70 componenti del coro, tutti giovani d’età compresa tra i 16 e i 28 anni, che cantano per dare prova tangibile di come anche dalla tormentata ex Jugoslavia possa porvenire un segnale per un futuro di pace, rispetto e convivenza: la prova sono loro, i giovani che, diretti dal maestro Milenko Karovic, attraversano oggi l’Europa per diffondere una speranza nuova.

L’Associazione musicale di Zenica fu creata infatti agli inizi della guerra in Bosnia ed Erzegovina, nel settembre del 1992, unendo assieme ragazzi di tutte le nazionalità e confessioni religiose: mussulmani, serbi, croati, ebrei, montenegrini, macedoni e altro ancora. Scopo prioritario per la costituzione del coro quello di fare sopravvivere ed amare l’eredità musicale di tutte le nazionalità senza alcuna discriminazione, ed utilizzare le arti per dare corpo a tutte le componenti della Bosnia Erzegovina al fine di dimostrare come la tolleranza ed il mutuo aiuto siano davvero le uniche alternative possibili all’oltraggiosa guerra nel Paese. Nel corso dei 4 anni di guerra ed fino ad oggi il coro giovanile “Omlandinski Hor” ha tenuto circa 200 concerti, durante i quali sono state proposte musiche nazionali ed internazionali basate sul tema fondamentale della libertà, della luce, dell’amore e della pace. Non a caso i concerti sono stati proposti anche nel corso delle feste religiose di tutte e tre le principali confessioni religiose del Paese contribuendo così a diffondere il concetto di tolleranza e contribuire alla costruzione del profilo multireligioso e multiculturale del Paese.