A undici anni, quando si frequenta la scuola media, c’è il primo, occasionale, contatto con la droga. Ma già fra i 15 e i 16 anni l’uso non è più occasionale: si prendono i cannabinoidi. L’allarme viene dal dottor Andrea Fantoma, Direttore Generale del Dipartimento Nazionale per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio, che anticipa alcuni dati contenuti nella ‘Relazione Annuale al Parlamento sulle Tossicodipendenze 2005’.


L’anticipazione sottolinea un’altra novità: lo spinello anni ’70, quello che conteneva una piccolissima dose di sostanze, è sparito. Adesso, nei prodotti che vengono sequestrati, la percentuale ha raggiunto anche il 15-16%.



‘Ragazzini insospettabili, vanno bene a scuola, giocano al calcio. E ragazzine ‘acqua e sapone’. Mi rendo conto che è un annuncio che può provocare sconcerto. Ma è la realtà di oggi, che sarà documentata nella Relazione al Parlamento.
Un’anticipazione che deve far riflettere, come quella che i cannabinoidi e la cocaina stanno crescendo in modo preoccupante in tutto il Paese’.

A rincarare l’allarme è il dottor Claudio Leonardi, medico romano e presidente del Congresso della Federazione Italiana degli Operatori dei Dipartimenti e dei Servizi delle Dipendenze (FeDerSerD).

Davanti a tutto questo, genitori distratti: il problema maggiore è la mancanza di comunicazione. Più attenti gli insegnanti che spesso accompagnano i ragazzi ai SerT.

In un’Europa dove tutto cresce – sottolinea il medico – cala solo il prezzo delle droghe: eroina e hashish anche a 5 euro. Hashish sempre più potente con effetti allucinogeni. Sta scomparendo la siringa, sempre più si fumano eroina e cocaina. L’ultimo grido è la ‘catata’, l’effetto della cocaina fumata in una bottiglietta. Nei SerT, accanto al mitico metadone, c’è la buprenorfina per l’eroina e il coabuso di cocaina.