Il Centro didattico bolognese
della Scuola regionale specializzata nella ristorazione dell’Emilia avra’ sede nell’Aemilia Hotel. Quello di Bologna e’ il quarto Centro, dopo l’apertura a Spilamberto del Museo dell’aceto balsamico tradizionale, a Langhirano del Museo del prosciutto di Parma e del Centro scolastico agro-alimentare ‘Raineri-Marcora’ di Piacenza. Il Centro bolognese sviluppera’ le tematiche dell’accoglienza, con iniziative di formazione e laboratori dirette agli operatori, ma anche le scuole alberghiere.


Nell’ultimo quadriennio, le presenze turistiche a Bologna hanno registrato un calo. La Provincia di Bologna, e’ stato spiegato durante la presentazione del Centro, entro domani inviera’ una lettera-invito agli operatori economici, al Comune, alla Regione, alla Ccia, alle societa’ Fiere e Aeroporto e alle Fondazioni bancarie, per avviare un’azione mirata allo sviluppo e alla promozione turistica del territorio in quanto, ha spiegato l’assessore provinciale al turismo Marco Strada e’ necessario ”un tavolo di concertazione rispetto ad azioni individuali scarsamente efficaci nel risultati”.


Al neonato Centro bolognese se ne affiancheranno poi, entro settembre, un altro sotto le Due Torri e uno a Imola, nella Rocca sforzesca di Dozza (dedicato ai prodotti tipici) ha spiegato il responsabile della Scuola Giorgio Cappi, puntando cosi’ ad ”integrare ristorazione ed accoglienza stabilendo annualmente un piano di attivita’ formative e valorizzando tutto cio’ che la Provincia potra’ offrire sul piano turistico”.

Sulla stessa lunghezza d’onda gli interventi dell’assessore provinciale all’agricoltura Gabriella Montera, che ha accennato alle difficolta’ di ”veicolare la qualita’ dei nostri prodotti nonostante i 14 riconoscimenti Dop e Igp”. Della stessa idea anche l’assessore regionale alle attivita’ produttive, Pamela Meier, che ha anticipato una ”riorganizzazione della struttura operativa della Provincia in tema di sviluppo dell’economia del territorio”.