Il Difensore Civico di Fiorano Modenese Monia Ghizzoni ha presentato in Consiglio Comunale la relazione annuale sull’attività svolta nel 2004, in
difesa dell’imparzialità e del buon andamento della pubblica amministrazione.

L’anno scorso si sono rivolti al difensore civico 46
cittadini, ma soltanto 10 casi erano inerenti l’amministrazione comunale
fioranese, quattro in materia di edilizia e ambiente, tre di circolazione
stradale e una ciascuna per manutenzioni, tributi e servizi sociali. Si va
dalla volontà di contestare le multe a un più complesso caso di un rimborso
per un ricovero di anziano in struttura protetta attualmente all’esame
nella conferenza dei Difensori Civici Regionali, oppure al gruppo di
cittadini che segnalava la crescente espansione di colonie feline, in cui
il comune è prontamente intervenuto e quello riguardante la protesta di
alcuni abitanti di Spezzano infastiditi dai forti rumori e dallo scorazzare
ad alta velocità per le strade di alcuni motorini modificati, con la
polizia municipale che ha intensificato i controlli. In seguito alla
confisca di un ciclomotore, al Difensore Civico si è rivolto il genitore
del ragazzo che lo guidava, determinando un controllo del veicolo alla
motorizzazione civile.


Ma se sono pochi i casi che riguardano strettamente il Comune di Fiorano
per il Difensore Civico; “L’incremento rispetto all’anno passato dei casi
affrontati, dimostra ancora una volta l’utilità e l’essenzialità del
servizio reso alla comunità dall’ufficio. Come di consueto molti cittadini
hanno rappresentato problematiche di carattere privato che, per prassi
consolidata, pur essendo state archiviate senza alcun intervento nel
merito, hanno comunque determinato l’elargizione di ogni utile suggerimento
ed informazione”. Monia Ghizzoni attribuisce il calo di pratiche, rispetto
ai primi anni di istituzione del difensore civico (Fiorano fu il primo
comune in provincia di Modena a dotarsi di questo istituto negli anni
Ottanta) all’evoluzione del rapporto fra fioranese e funzionari comunali,
oggi improntato al dialogo e alla collaborazione, mentre un tempo forse
qualche cittadino si sentiva trattato con sufficienza.

Anche la definizione
del Piano Urbanistico ha contribuito a ridurre la conflittualità con
l’ente.
Sull’utilità del Difensore Civico si è pronunciato anche il sindaco Claudio
Pistoni: “Il Difensore Civico nasce come forma di garanzia per il
cittadino. E’ una funzione utile che va mantenuta, senza essere legata al
numero di coloro che vi si rivolgono. Possiamo approfondire il tema di come
attualizzare questo ruolo e verso quali direzioni indirizzarlo, non
sostituendolo a realtà presenti come le associazioni dei consumatori, ma
favorendo forme di collaborazione ed affrontando il tema delle “carte dei
servizi” e dei rapporti fra cittadini e società partecipate dal Comune.