C’erano anche bambini di due o tre anni, maschi e femmine, violentati e sottoposti a sevizie di ogni genere nei film pedopornografici che decine di sospetti pedofili si scambiavano su Internet, con il sistema peer to peer, convinti che nessuno li avrebbe scoperti. Invece, grazie ad una serie di segnalazioni e indagini scattate a dicembre, la Polizia Postale di Ancona ha intercettato gli scambi arrivando a identificare e denunciare 42 italiani.

Sono tutti uomini e una donna, dai 18 ai 35 anni, studenti, operai, impiegati, residenti in 33 province di 14 regioni. Ingente la quantità di materiale sequestrato nel corso di 41 perquisizioni: 856 immagini scaricate da Internet, 97 hard disk, 53 pc, 5.335 cd, 1.064 dvd, 1.863 floppy disk e 260 videocassette, che ora i sei agenti della Polposta addetti all’indagine dovranno esaminare attentamente, alla ricerca di tracce che possano portare ai ‘set’ dei filmati.