Per difendersi dal caldo basterebbero un albero in più per edificio e colori chiari nelle facciate delle abitazioni. Rinfrescare le nostre città, infatti, è possibile con le case ecologiche.
Lo sostiene Giuseppe Venturelli, presidente di Federabitazione-Confcooperative, l’associazione di cooperative di abitazione impegnata nel progetto “La Casa Ecologica”, insieme all’Istituto nazionale di Bioarchitettura

«Per vincere la morsa del caldo non è indispensabile accendere il condizionatore: occorre prestare più attenzione al modo in cui vengono costruite le nostre case – afferma Venturelli – Integrare il verde negli edifici, sistemare piante sul tetto o negli spazi circostanti, aiuterebbe molto ad abbassare la temperatura dentro e fuori casa. Un albero in più per edificio consente un risparmio di energia del 24 per cento, con tre alberi il minor consumo arriva al 57 per cento. Ma è importante anche aumentare le superfici riflettenti e orientare gli edifici, nel momento in cui vengono progettati, in modo da favorire la ventilazione».


Venturelli aggiunge che solo applicando i principi della bioclimatica all’edilizia è possibile mettere a punto soluzioni efficaci per controbilanciare, nel rendimento energetico, gli effetti dell’aumento della temperatura. «E’ stato dimostrato che ombreggiare meglio permette di risparmiare fino al 35 per cento sull’energia utilizzata per il raffrescamento. Anche fontane, stagni, ruscelli, cascate o microspruzzi possono essere usati per abbassare la temperatura dell’aria esterna e di quella che entra negli edifici.

La vegetazione inoltre – prosegue il presidente di Federabitazione – è in grado di modificare il microclima e l’uso di energia offrendo protezione dal sole, diminuendo le temperature dell’aria e delle superfici e aumentando l’umidità relativa dell’aria attraverso la vapo-traspirazione. Gli alberi aiutano anche a mitigare l’effetto serra, filtrano gli inquinanti, schermano i rumori e prevengono l’erosione».
Per queste ragioni Federabitazione-Confcooperative ha lanciato la Rete nazionale delle cooperative per l’abitazione ecosostenibile e un marchio di qualità denominato, appunto, “La Casa Ecologica”. L’obiettivo è ridefinire l’intero processo edilizio che, attraverso un’adeguata politica di incentivi sia per le nuove edificazioni che per le ristrutturazioni, dia slancio al nuovo mercato dell’abitare sostenibile che appare oggi in grado di dare risposte concrete per migliorare la qualità della vita dei cittadini e i conti della nostra “bolletta energetica”.