Sono sette su cento i modenesi ‘scontenti’ della qualità della vita, cioè quelli che esprimono un giudizio insufficiente (4,9 per cento) o addirittura pessimo (1,9 per cento) nella risposta all’indagine demoscopica promossa dalla Provincia di Modena che ha interpellato tremila famiglia.


Gli ‘scontenti’ sono per quasi la metà (45 per cento) pensionati e meno di uno su tre (29 per cento) è un lavoratore dipendente. Il 10 per cento è rappresentato da casalinghe, il 7 per cento da lavoratori atipici e disoccupati.

Il giudizio negativo sulla qualità della vita non sembra dipendere, comunque, dalla propria situazione economica: se il 46 per cento degli ‘scontenti’, infatti, si considera sotto la media, il 45 per cento ritiene il proprio standard di vita in media e il 7 per cento addirittura sopra la media. Oltre otto su dieci, però, sono convinti che oggi il costo della vita sia insostenibile. Si tratta di una quota leggermente maggiore rispetto alla media di tutti intervistati che danno questo giudizio (76 per cento).