Le agenzie turistiche hanno l’obbligo di restituire ai consumatori la caparra versata per la prenotazione di una vacanza organizzata nei paesi mediorientali, qualora ricevano una disdetta scritta. E’ quanto afferma l’Unione Nazionale Consumatori in seguito ai numerosi reclami dei turisti che stanno dando disdetta delle vacanze prenotate in Egitto e nei paesi vicini dopo i fatti terroristici di Sharm el Sheik.

L’articolo 7 del decreto legislativo numero 111 del 1995, fa notare l’Unione Consumatori, ha stabilito infatti che, qualora il recesso del consumatore “dipenda da fatto non imputabile” al consumatore stesso, come sommosse, atti di terrorismo, epidemie, eccetera, l’operatore turistico deve restituire la caparra eventualmente incassata, che solitamente è il 25% del prezzo del pacchetto.