L’approvazione in Consiglio Comunale dei Piani di Zona, rappresenta l’ultimo tassello di un percorso ampio e condiviso che ha avuto, fin dall’inizio, un unico obiettivo: il benessere e una migliore qualità della vita dei cittadini. Si tratta del principale strumento di programmazione che permette ai comuni, insieme ad Azienda Usl, Ipab e associazioni di volontariato, di programmare gli interventi sociali.

“Una collaborazione – afferma l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Sassuolo Susanna Bonettini – che ha coinvolto tutti gli assessori dei comuni del distretto, non solo quelli dei servizi sociali ma anche la pubblica istruzione, le politiche giovanili. Tutto questo a testimonianza dell’enorme interesse che riveste il lavoro verso una migliore qualità della vita dei cittadini e, soprattutto, si è trattato di una coesione che ci ha consentito di presentarci con una forte integrazione nei tavoli di lavoro con l’Azienda Usl, portando a casa ottimi risultati”.

Le finalità dei piani di zona volgono verso una maggiore integrazione socio – sanitaria, un rafforzamento della zona sociale che coincide con l’intero distretto sanitario.
Il Piano di Zona presenta all’interno di una generale continuità col precedente piano sperimentale (conferma o integrazione o potenziamento di azioni già in essere) alcuni elementi di novità che vanno nella direzione di concretizzare ulteriormente alcuni principi politici che lo ispirano.
I punti centrali e ispiratori del piano sono fra gli altri: l’integrazione di diversi ambiti d’azione e integrazione a livello sovracomunale per il miglioramento generale dell’efficienza; la famiglia come elemento centrale attorno a cui ruotano gli interventi, non più solo portatrice di bisogni ma anche risorsa: in questo senso vanno l’istituzione di un Centro per le famiglie distrettuale e l’intreccio di questo soggetto con il tema della domiciliarità; altro tema importante è un sistema che tenga conto dei reali bisogni e quelle che sono le reali condizioni economiche dei cittadini; infine c’è stato il riconoscimento della specificità che caratterizza i Comuni della montagna aderenti al progetto ma anche del loro ruolo: programmando tutti insieme si può coniugare le risorse economiche dei comuni del comprensorio con le risorse naturali della montagna.

“Riguardo agli anziani – prosegue l’assessore Bonettini – aumenteremo nel triennio i posti nelle strutture RSA, ma stiamo lavorando molto anche sulla domiciliarità attraverso diversi strumenti come l’assegno di cura: il nostro distretto è la realtà che più investe in questo progetto. Poi le “pause di sollievo” che è stato un progetto sperimentale finanziato Fondazione Cassa Risparmio, e che da quest’anno è stato preso a carico dei comuni in collaborazione con ASSDE: pause di sollievo che vedono, sempre e comunque, la famiglia, intesa come risorsa, al centro del progetti”.

Riguardo ai disabili, invece, è prevista la realizzazione di un nuovo “Centro Disabili” che ha in previsione, oltre al semi – residenziale, altri 20 posti di residenza e 3-4 appartamenti protetti e uno spazio per le famiglie: un vero e proprio centro polifunzionale.

“Abbiamo poi in programma di realizzare un centro famiglie che sarà un’opportunità per i nuclei famigliari di trovarsi, discutere e confrontare le proprie esperienze: un progetto che racchiude in se anche il sostegno alla genitorialità. Un piano di zona condiviso da Comuni, associazioni di volontariato, cooperative sociali, Ipab, associazioni di extracomunitari, Azienda Usl – conclude l’assessore ai servizi sociali del Comune di Sassuolo Susanna Bonettini – che porta con se aspetti davvero innovativi come l’Ufficio Casa Unico, un primo passo verso l’agenzia per la casa, o la Consulta per i Cittadini Stranieri, in modo che ogni nazionalità abbia i propri rappresentanti incaricati di dialogare con le amministrazioni. Tra le principali novità c’è che per la prima volta l’immigrazione è un’area d’intervento dei piani di zona, con le associazioni di extracomunitari che hanno partecipato attivamente; un aspetto che va tenuto in considerazione e che rappresenta un ottimo auspicio per un integrazione totale in futuro”.