Anche oggi Valentino Rossi e’ sceso in pista a Fiorano con la F2004, la Ferrari vincitrice dell’ultimo campionato mondiale, con cui ieri si e’ cimentato a sorpresa nel secondo test con la rossa, dopo quello del 21 aprile 2004, un’ottantina di giri con annesso testacoda.


Il pluricampione del mondo, appena annunciato il rinnovo del contratto che lo lega alla Yamaha e dunque al mondo delle due ruote, sta proseguendo la sua missione esplorativa in quello delle quattro. Intanto perche’ l’opportunita’ che Luca di Montezemolo e la Ferrari gli hanno concesso non e’ di quelle che si ricevono tutti i giorni, e poi perche’ nel dubbio che un giorno si stancasse di fare il centauro e’ bene sapere se si hanno davvero delle possibilita’ ad essere il numero 1 anche in macchina.

L’anno scorso, nel primo tentativo, si dimostro subito’ piuttosto forte, girando poco oltre i 59” secondo i cronometri dei giornalisti all’esterno del tracciato, ieri avrebbe limato qualcosa a quel tempo, ma va ricordato che il record di Fiorano con la F2004 e’ detenuto da Michael Schumacher in 55”999. A fare la differenza tra un discreto pilota e un campione sono quei secondi finali. Limarne oltre tre e’ impresa difficile per chiunque, Rossi compreso. E piu’ ci si avvicina al tempo limite, piu’ e’ complicato limare i decimi e i centesimi.
Insomma, prima di capire se c’e’ qualcosa di serio nel nuovo avvicinamento tra Rossi e la rossa bisogna che il centauro chiarisca a se stesso le sue idee e, una volta che eventualmente decidesse di cimentarsi con la F.1, si mettesse a macinare i chilometri in migliaia e non in poche decine per capire se ha le chance di esprimersi all’interno di un abitacolo con lo stesso talento che ha sulla sella.