La situazione dei corsi d’acqua nel territorio provinciale rimane in stato di allerta: al limite o poco sotto il livello del cosiddetto ‘deflusso minimo vitale’.

In forte secca alcuni corsi minori, in particolare il Lavino e il Samoggia la cui portata attualmente non supera i 10 litri al secondo, mentre il Reno a Casalecchio porta abbastanza stabilmente circa 500 litri al secondo: quantità giudicata più che accettabile, viste la stagione estiva ormai avanzata e le particolari condizioni climatiche.
Una situazione analoga si registra anche nell’imolese, per quanto riguarda i corsi d’acqua Senio, Sillaro e Santerno.



Per contro, in luglio sono ulteriormente cresciuti i consumi di acqua potabile: al 16 luglio, nel territorio provinciale sono stati distribuiti 45 milioni di metri cubi d’acqua, contro i 43 dello stesso periodo del 2004, con un aumento pari al 5%.



Il dato più preoccupante riguarda però il prelievo da falda: per fronteggiare la crescente domanda di acqua potabile sono stati estratti dal sottosuolo 23 milioni di metri cubi, contro i 18 prelevati nell’analogo periodo dello scorso anno, con un aumento del 27%.



‘Le precipitazioni di luglio ci hanno aiutato – ha commentato Emanuele Burgin, assessore provinciale all’Ambiente– ma dobbiamo mantenere alta la guardia, riducendo le perdite, gli sprechi e l’utilizzo non necessario nelle ore più calde della giornata, così come prescritto dall’ordinanza emessa da numerosi sindaci.’