La cannabis, o canapa indiana, la pianta da cui si trae l’hascisc, potrebbe essere la nuova arma contro l’obesita’: lo afferma un ricercatore della Aberdeen University in Scozia, per il quale la pianta ha una componente che blocca l’appetito.


Tradizionalmente, scrive il quotidiano The Guardian, l’uso di hascisc e’ associato a un forte aumento dell’appetito, e per un motivo chimico: la sostanza contiene un elemento, il tetrahydrocannabinolo (Thc), che stimola i ricettori nervosi del cervello che controllano la sensazione di fame.


Ma per il neurofarmacologo Roger Pewtree, la cannabis ha in se’ anche componenti che, al contrario, bloccano l’appetito: ”Abbiamo scoperto con grande sorpresa – ha detto, anticipando un articolo che uscira’ sul British Journal of Pharmacology – che accanto all’elemento che aumenta l’appetito, ce n’e’ un altro che lo blocca. Ma dobbiamo ancora testare questo farmaco sugli umani”, ha spiegato.


Il farmaco, noto come tetrahydrocannabivarin (thcv) ha effetto sugli stessi recettori su cui agisce il Thc, ma con risultati esattamente opposti. E non si tratta, spiega Pewtree, del primo prodotto del genere ottenuto dalla cannabis: il farmaco noto come Rimonabant e’ basato su composti cannabinoidi e blocca in modo diverso gli stessi recettori del cervello.


Tuttavia, il Thcv non ha effetto quando si fuma la cannabis, e per Pewtree questo ha a che vedere con il dosaggio: il Thc e’ infatti prevalente in molta cannabis, ma per esempio il Thcv e’ abbondante nella canapa pachistana, che viene usata in quel Paese per fare una medicina nota come ‘tintura di cannabis’.


Per il ricercatore, inoltre, la canapa ha tutta una serie di effetti benefici che possono essere sfruttati in medicina: da quello analgesico (ha mostrato di poter lenire gli spasmi dolorosi delle persone colpite da sclerosi multipla) , a quello protettivo contro il cancro.