Dal 12 al 15 di Settembre in sessanta, tra docenti e studenti di sei Università italiane, daranno vita ad laboratorio di sperimentazione operativa con la partecipazione diretta dei cittadini. Il secondo atto di ‘Città media Felix’. Luoghi della città non più capaci di rispondere alle molteplici e variegate aspettative degli abitanti; luoghi da reinventare; luoghi da riprogettare. Per discuterne, a Modena, l’Amministrazione comunale ha scelto la strada del laboratorio operativo aperto.

Dal 12 al 15 di settembre oltre sessanta tra docenti e studenti di sei università italiane unitamente ai tecnici del Comune daranno vita ad un vero e proprio atelier di progettazione urbana per approfondire i temi ed i modi della trasformazione della città; un atelier strutturato, anche nelle sue soluzioni spaziali, per favorire prima di tutto la partecipazione con tanto di tavoli, cartografie del territorio e materiali da disegno riservati ai cittadini.

Nelle sale dell’Ex Foro boario, a due passi dal cuore della città, per tre giorni, dalle 9 alle 23, sette unità di progettazione analizzeranno altrettante grandi aree della città. Ognuno di questi luoghi sarà assunto come campo di studio e di progettazione con presentazione finale delle proposte nel corso di una discussione pubblica in programma il 15 settembre, giornata di chiusura del laboratorio.

Sette temi, sette luoghi particolarmente importanti e significativi per i modenesi. C’è il tema “Centri in periferia” affidato al gruppo di lavoro dell’Università di Genova coordinato dal professor Marco Romano. L’assunto da cui si parte è che le periferie urbane della città possono essere interpretate come parti della città a pieno titolo. Il secondo tema, “Parchi ed aree verdi” – Politecnico di Torino, coordinatore Paolo Castelnovi – analizza il sistema verde in città: il ruolo dei grandi parchi urbani, le relazioni di rete e di sistema tra le aree verdi. Il “Villaggio artigiano e Madonnina” – Università di Bologna, coordinatore Gino Malacarne – è il terzo tema; affronta prima di tutto i problemi e le opportunità legati alla dismissione del tracciato ferroviario. “Città Modena Est” – Università Iuav Venezia – coordinatore Umberto Trame – analizza il tema di una città nella città, oltre il cerchio della tangenziale. Due luoghi lungo Via Emilia: Via Emilia est e Via Emilia ovest – Università di Parma e Firenze; coordinatori i professori Carlo Quintelli e Maurizio Morandi – dove è la “strada” per eccellenza a farla da padrona. La via Emilia, negli ingressi da Est e da Ovest: asse portante e porta d’ingresso della città. Infine, “L’area di Stazione” – Università di Bologna; coordinatore Celestino Porrino – : il “nodo” della nuova stazione treno-tram-bus-auto.

Quattro giorni di lavori proposti sotto il titolo “Pensiamo città”, dunque in continuità con il recente convegno nazionale “Città Media Felix” promosso dallo stesso Comune di Modena, prima occasione aperta di confronto dedicata a riflessioni sui problemi delle città, indagati da diversi e convergenti punti di vista disciplinari per metterne a fuoco le ragioni intrinseche, cercando risposte ad alcune domande della città (media) attuale come, per quali abitanti e con quale progetto di città.